Libia, Haftar attacca: “ora zero”! (anche per i cazzari)

(di Andrea Cucco)
13/12/19

Il comandante del Libyan National Army (LNA), l’esercito del governo che controlla il 90% della Libia, ha dato ieri il via “all’attacco finale a Tripoli per liberarla dai terroristi e dai traditori”.

Il presidente fantoccio (ma “riconosciuto dalla Comunità internazionale”) al Sarraj risulta all’estero (malelingue lo vorrebbero già a godersi la pensione in Turchia).

Fine della commedia? Azzardo di una delle parti? Premessa di un’escalation e dell’occupazione turca del Paese? Le variabili in gioco sono molte.

La certezza è una: chi ha spacciato come “politica” la soluzione per la Libia ha commesso l’ennesimo errore... Ora anche le balle "stanno a zero". La fine delle menzogne - in un Paese strategico per l’Italia - passa inequivocabilmente per le armi. Anche per i cinque fucili che il presidente del Consiglio – d’accordo con l’ex ministro della Difesa Trenta – ha donato per iniziative di pace a cui non avrebbe creduto nemmeno un figlio dei fiori negli anni sessanta (v.articolo).

Speriamo poi che chi non si è accorto dell’inizio delle ostilità a Tripoli 9 mesi fa (v. articolo) ed è apparentemente cascato dal pero (gravissimo se vero!) un mese dopo (v.link), si ravveda e comprenda che in gioco non è il “fondoschiena degli altri” ma quello del Nostro Paese.

Non vorremmo mai che “un giorno” ai nostri soldati presenti in Libia - con una missione sanitaria/addestrativa - venga chiesto di combattere dalla parte sbagliata e magari morire in silenzio. Quei ragazzi hanno giurato di donare la loro esistenza per la Patria, non per evitare imbarazzi ai “Sarraj de noantri”.