USAF: 1,2 miliardi di dollari l'anno per la sola decontaminazione da microrganismi

(di Franco Iacch)
27/09/16

L'USAF spende oltre un miliardo di dollari per la manutenzione della propria flotta a causa di problemi di corrosione causati da piccoli microbi organici. È quanto si legge in un rapporto diramato da Popular Mechanics.

L’Air Force spende 1,2 miliardi di dollari l’anno, soltanto per ridurre la corrosione dei propri velivoli. Ma come è possibile? Semplice, spiegano da Popular Mechanics: muffe, funghi e batteri possono produrre acidi corrosivi ed enzimi. Basta il semplice contatto umano, l'umidità nell'aria o i nuovi biocarburanti per intaccare le speciali finiture dei velivoli.

Proprio il biocarburante è stato analizzato da Popular Mechanics. È considerato il carburante del futuro nel tentativo di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Purtroppo, però, i biocarburanti sono composti da oli vegetali, batteri e grassi animali.

"I microrganismi provenienti da queste varie fonti stanno letteralmente corrodendo le finiture superficiali degli aerei. Purtroppo, è difficile disinfettare i velivoli: angoli stretti e fessure non possono essere raggiunte dalle idropulitrici che non sarebbero in grado di eliminare i microbi".

La soluzione per l’Air Force è quella di ricorrere ad processo di decontaminazione termica originariamente sviluppato per la pulizia dei velivoli dagli agenti chimici e batteriologici. Il Joint Biological Agent Decontamination System è una sorta di forno che riscalda gli aerei a 180 gradi così da uccidere gli agenti biologici. Secondo la Wright-Patterson Airforce Base, il processo elimina il 99,9 per cento dei contaminanti biologici sulle superfici dei velivoli.

Il Joint Biological Agent Decontamination System dovrebbe essere operativo entro il 2017. Ad oggi si ignora la reale spesa sostenuta dall’Air Force per la sola decontaminazione da microrganismi. Si parla di una cifra superiore ai quindici miliardi di dollari.

(foto: U.S. Army)