Nuovi gradi per le forze armate

(di LA)
19/09/22

L’art.7 della legge nr.119 del 5 agosto 2022 “Disposizioni di revisione del modello di Forze armate interamente professionali, di proroga del termine per la riduzione delle dotazioni dell'Esercito italiano, della Marina militare, escluso il Corpo delle capitanerie di porto, e dell'Aeronautica militare, nonché in materia di avanzamento degli ufficiali. Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale” ha istituito una nuova nomenclatura per i gradi della categoria graduati e sergenti/brigadieri.

Quello che viene affermato da diverse voci è la necessità di un riordino che accolga le legittime aspettative del personale ed il ripristino di un appeal per i giovani visto il calo degli arruolamenti volontari con l’obiettivo di snellire e modernizzare le nostre forze armate. Appeal…

Quindi considerato che l'attuale modello di Difesa ha registrato negli ultimi anni un calo di interesse all’arruolamento volontario nelle carriere iniziali delle forze armate e quindi l’appeal è sceso, abbiamo la necessità di istituire, eliminare, ridenominare ed inventare periodicamente nuovi gradi da attribuire al personale.

Ecco, quindi, che l’art.7 della legge su menzionata che modifica il d.lgs 66/2010 ridenomina le qualifiche dei sergenti nonché dei gradi e delle qualifiche dei volontari in servizio permanente.

Sinteticamente riportiamo le modifiche agostiane:

Esercito italiano

“primo caporal maggiore” - “graduato”;

“caporal maggiore scelto” - “graduato scelto”;

“caporal maggiore capo” - “graduato capo”;

“caporal maggiore capo scelto” - “primo graduato”;

“caporal maggiore capo scelto qualifica speciale” - “graduato aiutante”.

“sergente maggiore capo qualifica speciale” - “sergente maggiore aiutante”.

Marina Militare

“sottocapo di 1^ classe scelto” - “sottocapo scelto”;

“sottocapo di 1^ classe scelto qualifica speciale” - “sottocapo aiutante”.

“secondo capo scelto qualifica speciale” - “secondo capo aiutante”.

Aeronautica Militare

“primo aviere capo scelto” - “primo graduato”;

“primo aviere capo scelto qualifica speciale” - “graduato aiutante”.

“sergente maggiore capo qualifica speciale” -“sergente maggiore aiutante”.

Arma dei Carabinieri

“appuntato qualifica speciale” - “appuntato aiutante”

“brigadiere capo qualifica speciale” - “brigadiere capo aiutante”.

Pare che molti uomini in divisa si chiedano “perché?”. Era necessario questo ulteriore stravolgimento della denominazione dei gradi? Probabilmente sono altre le questioni da affrontare e cercare di risolvere nelle nostre forze armate e non certo fumo negli occhi o contentini di vario genere.

Con il riordino dei ruoli e delle carriere (D.lgs. 29 maggio 2017, n. 94) abbiamo già assistito ad una riforma folkloristica che ha prodotto nuovi gradi e qualifiche costellati di stelle e stelline affiancati da fregi e soggoli di dubbio gusto ridenominando i nuovi gradi con delle perifrasi. Eppure il riordino era “ispirato dall’esigenza di meglio valorizzare le professionalità e le esperienze del personale non dirigente, con particolare riferimento ai ruoli dei graduati di truppa, dei sergenti e brigadieri e dei marescialli, nonché di realizzare un più armonico sistema di avanzamento, tale da premiare il merito e uniformare il trattamento del personale all’interno del comparto Difesa e Sicurezza. La definizione dei nuovi gradi per le qualifiche e le cariche speciali, introdotte proprio con il riordino delle carriere, rappresenta il punto di arrivo di questo importante processo”. È avvenuto?

Ora a distanza di qualche anno, ci risiamo. Nuovi gradi, nuove denominazioni!!!

Rende più produttivi o più soddisfatti i militari con una stellina in più sulle spalle o con la ridenominazione del grado? Passa attraverso questo la definizione più netta dei ruoli, il miglioramento delle condizioni lavorative ed operative o la professionalizzazione delle forze armate?

Pare siano allo studio altre proposte per riformare i gradi dei sottufficiali. Attendiamo con ansia la prossima “riforma”...

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