La situazione delle forze armate italiane: il varo del primo PPA e le novità sui programmi della Marina Militare

(di Tiziano Ciocchetti)
01/07/19

Con il varo, lo scorso 15 giugno a La Spezia, del primo Pattugliatore Polivalente d’Altura (PPA) - battezzato THAON DI REVEL e primo esemplare della Classe omonima, con un dislocamento nella configurazione full di circa 6.300 tonnellate – si cominciano a realizzare quei progetti volti a trasformare la Marina Militare in uno strumento capace di supportare (dirigenza politica permettendo) le aspirazione strategiche dell’Italia nel bacino del Mediterraneo.

Tali progetti sono merito della Legge Navale del 2015 - fortemente sostenuta dall’allora Capo di Stato Maggiore della Marina Ammiraglio Giuseppe De Giorgi - che prevede la realizzazione di 10 esemplari (di cui sette già finanziati) di Pattugliatori Polivalenti, una unità di supporto LSS denominata VULCANO, la LHD d’assalto anfibio TRIESTE, anch’essa recentemente varata, e due nuove Unità Navali Polifunzionale ad Alta Velocità (UNPAV) per gli incursori del COMSUBIN.

Dopo lo sblocco di 7,2 miliardi di euro da parte del MiSE in favore dei programmi pluriennali della Difesa, il Capo di Stato Maggiore della Marina Ammiraglio Girardelli ha dichiarato come, con tali fondi, sia possibile avviare tre programmi fondamentali per l’ammodernamento della Flotta: il progetto NFS (Near Future Submarine), finalizzato alla sostituzione degli ultimi quattro battelli della classe SAURO; la nuova unità per il soccorso sottomarino e per le attività subacquee, destinata a rimpiazzare l’ANTEO; la nuova nave oceanografica che dovrà sostituire il MAGNAGHI.

Tuttavia l’esigenza più urgente è quella di impostare l’allestimento di due nuovi cacciatorpediniere, visto che i due DDG attualmente in servizio – classe DURAND DE LA PENNE – dovranno essere ritirati entro il 2023. Attualmente si parla della progettazione di due caccia con un dislocamento di circa 10.000 tonnellate, equipaggiati con celle a lancio verticale VLS, in grado di ospitare sia i missili superficie-aria ASTER 15/30, sia i nuovi missili superficie-superficie, con capacità land attack SCALP NAVAL (video).

Immagini: Marina Militare / MBDA