Iran: costruiremo un sottomarino lanciamissili (almeno sulla carta...)

22/02/15

Il sommergibile chiamato “Be'sat”, attualmente in fase di progettazione, sarà lungo 60 metri e potrà operare ad una profondità operativa di 300 metri. L’Iran ha annunciato al mondo la propria intenzione di costruire un sottomarino di 1300 tonnellate con capacità missilistiche.

I nostri ingegneri – dicono dall’Iranian Army – stanno sviluppando un battello dotato di sei lanciatori in grado di sparare siluri e missili da crociera.

Il sottomarino avrà anche la capacità di rilasciare mine sul fondo del mare.

“Negli ultimi anni, l'Iran ha fatto passi da gigante nel settore della Difesa, raggiungendo l'autosufficienza nella produzione di attrezzature e sistemi militari”.

Il sottomarino – ha aggiunto il comandante dell’esercito iraniano, il generale Ataollah Salehi – sarà costruito in pochissimo tempo ed aumenterà esponenzialmente la potenza del nostro apparato militare.

Lo scorso dicembre, Salehi ha elogiato le capacità della Marina iraniana, sottolineando che il paese potrebbe rinnovarsi nel prossimo decennio con nuovi sottomarini e navi di superficie.

L’esperienza e la capacità acquisita dall'Iran nel costruire attrezzature militari – ha poi aggiunto Salehi - non sono state ben recepite dalle altre nazioni del mondo: noi vogliamo pace ed amicizia.

La portaerei iraniana

Qualora dovesse scoppiare una guerra, l'Iran indirizzerà la sua potenza militare contro le portaerei americane nel Golfo Persico.

E' quanto ha affermato, lo scorso maggio, l'ammiraglio Ali Fadavi, comandante della Marina della Guardia Rivoluzionaria iraniana.

L'Iran, ormai non è più segreto, ha costruito una semplice replica della portaerei USS Nimitz in un cantiere navale nel porto meridionale di Bandar Abbas.

Fadavi ha affermato che le immense dimensioni delle portaerei americane le rendono un facile bersaglio.

La distruzione dei vettori americani – ha aggiunto Fadavi - sono una priorità per le forze navali della Guardia Repubblicana, poiché proprio le portaerei sono il simbolo della potenza militare USA nel mondo.

L'ammiraglio Fadavi ha poi aggiunto che in un’esercitazione effettuata proprio contro alcune “navi americane” finte, le forze armate iraniane hanno distrutto le navi più pericolose in meno di 50 secondi.

Secondo la Guardia Repubblicana, per affondare una portaerei classe Nimitz, servirebbero 24 missili lanciati a sciame (idea simile soltanto concettualmente alla ben più letale tecnica d'attacco delle ‘Kirov’ con i suoi venti missili corazzati “SS-N-19 Shipwreck” dal peso di sette tonnellate a vettore).

Le forze navali della Guardia Rivoluzionaria, piccole imbarcazioni armate con missili antinave, sono indipendenti dalla principale Marina iraniana. Esse sono schierate lungo le acque territoriali del Golfo Persico.

Qualsiasi cosa l'Iran spera di fare con il suo mock-up – hanno prontamente replicato dal comando della Quinta Flotta della US NAVY – è assolutamente inutile. Perchè una cosa è lanciare dei missili contro una struttura galleggiante ancorata al fondale, mentre tutt'altra è attaccare una nave da guerra da 100 mila tonnellate, con capacità di manovra ad una velocità di trenta nodi, cinquanta caccia a bordo ed un gruppo da battaglia navale a sua difesa.

Un anno fa, gli analisti dell'intelligence americana hanno scoperto che l'Iran ha costruito un gigantesco vettore finto, molto simile nelle forme alle navi della classe Nimitz della Marina USA. Le immagini satellitari hanno confermato la costruzione avvenuta nel cantiere di Gachin, nei pressi di Bandar Abbas, nel Golfo Persico. I lavori sarebbero iniziati nell'estate del 2013.

La replica iraniana misura 333 metri, così come le Nimitz. Adotta lo stesso colore delle superportaerei americane. Anche i caccia, ovviamente finti, sono stati ricreati sul ponte. Quella costruita dagli iraniani non è una portaerei funzionante. E' un'immensa chiatta costruita per somigliare ad una portaerei americana.

E' chiaramente un altro costoso bluff. Non si esclude, infatti, che la finta portaerei, qualora la tensione tra Iran e Stati Uniti dovesse arrivare alle stelle, possa essere l'obiettivo di un finto attacco missilistico delle forze iraniane montato ad arte per scopi propagandistici interni. L'inganno è una tecnica molto spesso utilizzata per fortificare il consenso e la leadership politica tipica dei governi totalitari o militarizzati.

Franco Iacch

(foto apertura FNA)