F-35, confermati quattro mesi di ritardo per il software 3F: "il caccia rischiava di non volare"

(di Franco Iacch)
24/03/16

Quattro mesi di ritardo rispetto al piano originale di sviluppo. L’F-35 non otterrà la “full combat capability” fino al tardo autunno del 2017.

Più volte avevamo sollevato dubbi sulla tempistica originale, considerando l’instabilità del Block 3i e l’integrazione con il 3F. Poche ore fa la conferma.

I Blocchi 2B e 3i hanno richiesto più tempo di quanto avevamo previsto – scrive il generale Chris Bogdan, F-35 Program Executive Office, in una relazione scritta consegnata poche ore fa alla Commissione Forze Armate della Camera – i test sul Block 3F sono iniziati in ritardo.

Come è ormai noto, il Corpo dei Marine ha dichiarato la Capacità Operativa Iniziale con il software 2B la scorsa estate. L'Air Force, invece, spera di dichiarare operativi i suoi F-35 entro il prossimo 30 dicembre. Sappiamo che il software Block 3i è stato consegnato per i test di volo lo scorso maggio, a supporto della dichiarazione IOC dell’Air Force. La scrittura del codice per lo sviluppo definitivo del software (Block 3F) è stata completata nel 2015 ed il software è stato consegnato per i test in volo. Per tutto il 2016 sono attesi ulteriori aggiornamenti fino al completamento del 3F previsto entro la fine della fase di System Development and Demonstration Program (SDD) nell’autunno 2017, a supporto della dichiarazione IOC dell’US Navy prevista per il 2018 e dell’avvio della fase di valutazione operativa IOT&E (Initial Operational Test and Evaluation). Al 31 dicembre, il programma aveva completato l’80% dei test point previsti nella fase di sviluppo e dimostrazione (SDD) ed era ritenuto in linea con il completamento previsto nel quarto trimestre del 2017.

“Il 3F sarà consegnato con quattro mesi di ritardo, ma è una stima più rosea rispetto alla proiezione dello scorso anno. Non prevediamo difficoltà per la Capacità Operativa Iniziale della Marina che resta programmata al 2018/2019”.

I problemi legati ai software ed alla loro integrazione nel flusso finale, come abbiamo più volte rilevato, erano seri. L’ultimo in ordine di tempo è un’anomalia del software causata da un errore non prevedibile, che interferisce con la capacità del radar AN / APG-81 AESA dell’F-35. Si tratta quindi di un disallineamento tra la tempistica del software dei sensori dell'aereo e l’architettura dei sistemi principali dell’F-35. L’effetto “soffocamento” impone un riavvio dei software. “Lockheed Martin ha individuato la causa principale ed i test di volo con il software corretto si svolgeranno presso la Edwards Air Force Base, in California, nel corso delle prossime settimane”.

Istituito, infine, anche il “Red Team”, composto da esperti della Marina, Aeronautica e personale civile. Affiancherà Lockheed Martin per trovare le soluzioni ai problemi attuali ed a quelli che potrebbero sorgere per raggiungere la piena capacità Warfighting dell’F-35.

Ritornando ai software, Bogdan ha praticamente confermato le stime del direttore dell’Operational Test and Evaluation, Michael Gilmore, che aveva precedentemente affermato le “preoccupanti carenze del Block 3F”. Scriveva Gilmore: “I problemi di stabilità e funzionalità del 3F sono evidenti perché ereditati dal precedente software. Criticità tali che impediranno la prosecuzione dei test di volo. Il Block 3F, anche con miglioramenti significativi nella stabilità, non sarà pronto prima della fine del 2018”.

L'F-35A raggiungerà la Capacità Operativa Iniziale tra l’agosto e il dicembre del 2016. L’Us Navy, equipaggiata con gli F-35C, raggiungerà la Capacità Operativa Iniziale non appena si sarà formato il primo squadrone composto da 10 aerei, con personale e piloti della marina militare addestrati ed in grado di svolgere le missioni assegnate. L' F-35C raggiungerà la Capacità Operativa Iniziale tra l’agosto 2018 ed il febbraio 2019, con il pacchetto completo del software 3F.

(foto: Lockheed Martin)