Armi della Guerra Russo-Ucraina: le bombe plananti guidate UPAB-1500

(di Andrea Gaspardo)
28/03/23

Agli inizi di marzo 2023, su diverse testate d'informazione era rimbalzata la notizia che i russi avevano per la prima volta dall'inizio della Guerra Russo-Ucraina utilizzato un nuovo tipo di ordigno che i media descrissero come “UPAB-1500V”. Tale ordigno era descritto come una bomba “intelligente” dotata di sistema di guida sia inerziale che satellitare utilizzabile contro obiettivi altamente protetti e paganti come bunker e linee fortificate situate in profondità. I media descrivevano anche questa bomba come “mostrata per la prima volta al pubblico nel 2019”, “dotata di una testata bellica di 1010 chilogrammi” e “capace di colpire un obiettivo situato a 40 chilometri di distanza purché sganciata da una quota di 14.000 metri d'altezza”.

Lì per lì quella sigla e i relativi dati mi lasciarono perplesso perché non combaciavano con la descrizione di alcuna bomba di mia conoscenza presente nell'arsenale russo. Dopo aver investigato la materia nel dettaglio posso oggi dire che, sì, è vero che a partire dagli inizi di marzo di quest'anno i russi hanno inaugurato, nell'ambito della Guerra Russo-Ucraina, l'utilizzo di una nuova classe di armi, ma allo stesso tempo i media hanno, ancora una volta, mescolato dati e notizie diverse contribuendo a creare ulteriore confusione nel mondo già abbastanza complicato di per sé del munizionamento aereo russo.

Coloro che in passato hanno avuto modo di interessarsi alla materia sapranno che sia l'Unione Sovietica prima che la Russia poi hanno anch'esse, come l'Occidente, investito nello sviluppo di armi definite “intelligenti”. Tali programmi, iniziati tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 del XX secolo hanno negli ultimi decenni portato allo sviluppo di diversi modelli di bombe e missili da crociera a guida laser, TV, satellitare e via discorrendo. Uno dei programmi più interessanti è quello che ha portato all'introduzione della UPAB-1500.

La UPAB-1500 (sigla che sta per Универсальная Планирующая Авиационная Бомба – Universalnaya Planiruyushchaya Aviatsionnaya Bomba, traducibile come “Bomba Aerea Planante Universale”) venne presentata per la prima volta sotto forma di prototipo nel 2005 ed era accreditata di un raggio d'azione di 70 chilometri se rilasciata da un velivolo orbitante a 10.000 metri di quota.

Pare che il sistema di guida delle UPAB-1500 di prima generazione fosse lo stesso sviluppato per le coeve KAB-1500TK e comprendente un sensore elettro-ottico nella sezione anteriore e un ricetrasmettitore per il collegamento dati (datalink) nella sezione di coda con il compito di trasferire sia le immagini del sensore che gli input di variazione di assetto tra la bomba in sé e per sé ed il pod per il collegamento dati Raduga APK-9E Tekon trasportato dall'aereo incaricato dello sgancio dell'ordigno.

Al momento della sua introduzione la UPAB-1500 poteva essere integrata sui seguenti velivoli: Su-24M2, Su-30, Su-34, Tu-22M3 e Tu-160.

In termini pratici, il sistema di guida e le caratteristiche tecniche rendevano la UPAB-1500 una diretta analoga della serie GBU-15/EGBU-15 di origine statunitense, ma con maggiori caratteristiche di planata e raggio d'azione più esteso.

L'aspetto generale, e le caratteristiche aerodinamiche in particolare, dell'arma al momento della sua apparizione erano insolite in quanto essa presentava un design ad ala pieghevole cruciforme a coda corta, ad alto rapporto di aspetto, unico tra le bombe plananti contemporanee. Quando ripiegati, i profili alari principali cruciformi venivano inseriti nei corsi situati nella parte anteriore dell'ordigno. I controlli di coda utilizzati erano chiaramente ispirati a quelli già presenti nel bordo d'uscita della bombe KAB-500 e KAB-1500.

Al momento della sua apparizione, le autorità russe si premurarono di assicurare l'integrazione dell'arma su tutti i derivati commerciali del velivolo Su-30, così da garantire la possibilità della massima espansione sul mercato dell'export, proponendo contestualmente delle varianti future dotate di diversi pacchetti di guida, anche se il sistema di guida satellitare/inerziale si è rivelato a conti fatti quello più gettonato.

Il passare degli anni ha visto l'introduzione di diverse varianti della UPAB-1500, tra le quali quella di maggiore successo sia in patria che all'estero è stata la UPAB-1500Kr, tuttavia ad oggi nessuna variante denominata “UPAB-1500V” è stata introdotta. La confusione su questo punto ha origine da una errata identificazione operata dalla propaganda online ucraina (o dai suoi gestori stranieri, soprattutto britannici) i quali hanno mescolato i dati di questa fittizia “UPAB-1500V” con quelli reali delle bombe plananti K08BE e K029E (quest'ultima anche nota come UPAB-1500BE), da 500 e 1500 chilogrammi di carico bellico, presentate per l'appunto durante il salone della difesa russo MAKS 2019 e successivamente adottate dalle forze aeree russe.

Tale è stata la confusione da parte dei “media” che nel leggere la designazione ufficiale apportata sul corpo dell'ordigno essi hanno equivocato le lettere cirilliche “Б” e “В” che significano rispettivamente “B” e “V” ed hanno omesso la “Э” che significa “E” credendo che essa fosse associata alla variante “export”, ma per il resto, dati e prestazioni della K08BE e della K029E combaciano perfettamente con quanto riferito inizialmente dai media a proposito della fantomatica “UPAB-1500V”.

Ecco dunque spiegata l'origine dell'errore poi diffusosi a macchia d'olio nei media nostrani.

Ciò detto non si può fare a meno di notare come, con il trascorrere del conflitto, Mosca stia progressivamente alzando il tiro introducendo via via nuovi sistemi d'arma per aumentare la pressione militare nei confronti dell'Ucraina.

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