Presunto sconfinamento in Libia: "Il gatto timido fa il topo coraggioso" (proverbio scozzese)

(di Andrea Cucco)
03/11/15

"La notizia diffusa da Tobruk è falsa. Le nostre navi che stanno pattugliando il Mediterraneo nell'ambito di due missioni erano in acque internazionali, ben oltre le acque territoriali libiche", ha detto ieri il ministro della Difesa Roberta Pinotti rispondendo alle accuse del governo libico che incolpavano l'Italia di aver invaso le acque territoriali con ben tre unità navali.

Che, dopo aver fornito aiuti, soccorsi e protezione per anni (e fino alle rive libiche), ci si debba difendere anche da accuse di un governo che dai ricchi salotti non controlla nemmeno il giardino di casa propria è alquanto ridicolo.

La Libia dimostra oggi di essere inesorabilmente uno Stato fallito, costretto a far la voce grossa con il più debole degli amici per sentirsi rassicurato dalle minacce e dalle divisioni interne.

Il rappresentante permanente della Libia all'Onu, Ibrahim Dabbashi, ha cercato in seguito di stemperare i toni affermando che non c'è prova certa dello sconfinamento italiano e facendo capire che potrebbe essere stata una mossa politica di chi - come il generale Khalifa Haftar - sta venendo messo da parte dagli ultimi accordi preludio di un intervento internazionale.

Alcuni lettori, ieri, hanno chiesto se lo sconfinamento non potrebbe essere stata una manovra della nostra Difesa per saggiare le capacità di reazione libiche. Ricordando che quel poco di fedele rimasto agli ordini dei vari governi libici lo abbiamo fornito ed addestrato noi assieme ad altri Paesi meno disinteressati, credo che gli unici a voler saggiare qualcosa siano stati proprio i libici: la nostra politica!

Di fronte allo scempio della devastazione del cimitero cattolico italiano di Tripoli seguito alle accuse, l'Italia ha "deplorato" l'accaduto.

Credete ora che qualche testa calda oserà sfidare nuovamente il nostro Paese o profanare nuovamente un luogo sacro come un cimitero?

Un simile affronto potrebbe addirittura portarci ad una sobria "indignazione". Accompagnata sicuramente da terrificanti colpi di... "tosse"?

(nella foto i vertici militari e politici al cimitero monumentale del Verano in occasione della celebrazione della santa messa in memoria dei caduti di tutte le guerre)