Le prede belliche della Regia Marina: il Beograd/Sebenico

(di Francesco Sisto)
13/11/23

Il cacciatorpediniere Beograd fu la principale nave della omonima classe della Marina reale jugoslava. La nave venne impostata e progettata nel 1936 a Nantes presso l’Ateliers et Chantiers de la Loire, e fu varata nel dicembre del 1937; entrò in servizio attivo nella primavera del 1939.

L’armamento primario della nave era costituito da 4 cannoni da 120 mm, mentre quello secondario da 4 cannoni antiaerei. Inoltre, era composta da lanciasiluri da 550 mm e due mitragliatrici ed era in grado di trasportare anche 30 mine navali.

In seguito all’invasione della Jugoslavia (6-18 aprile 1941) da parte delle potenze dell’Asse, il cacciatorpediniere venne catturato dall’Italia. È bene precisare che il Beograd – prima di venire abbandonato – venne ampiamente danneggiato dal suo stesso equipaggio. Infatti, la nave entrò in servizio con la Regia Marina solamente nell’estate del 1941 dopo essere stata “sistemata” e modificata. Il cacciatorpediniere venne ribattezzato Sebenico.

È importante sottolineare che la decisione di invadere la Jugoslavia avvenne – sostanzialmente – il 27 marzo del 1941, quando il generale Simovic e i suoi compagni rovesciarono il governo che aveva appena siglato un patto i con i capi dell’Asse. A tale proposito, “Hitler fu così irritato da quella clamorosa notizia di decidere, quel giorno stesso, di scatenare contro la Jugoslavia una massiccia offensiva”1.

Come accennato in precedenza, dopo la cattura, la nave venne sottoposta a lavori nell’arsenale di Taranto per prendere servizio nella Regia Marina. Il cacciatorpediniere venne “appesantito” con circa 32 tonnellate di zavorra in chiglia, cambiò gli armamenti antiaereo e silurante. Inoltre, fu munito “di una centrale di tiro nazionale, di ecogoniometro e di apparecchiature per il dragaggio in corsa”2.

Il Sebenico con la Regia Marina, dall’agosto del 1941 al settembre del 1943, prese parte a oltre cento missioni di scorta di convogli – principalmente – sulle rotte fra il Basso Adriatico, il Mar Egeo e il Nordafrica.

Con la capitolazione dell’Italia l’8 settembre del 1943, la Kriegsmarine (pochi giorni dopo) requisì il cacciatorpediniere Sebenico nel porto di Venezia. La nave fu chiamata TA43 (Torpedoboot Ausland 43). L’armamento antiaereo, con i tedeschi, venne incrementato; il TA43 venne utilizzato come unità di scorta e posamine.

La nave venne affondata nel porto di Trieste pochi giorni prima la capitolazione del Terzo Reich (8 maggio 1945).

Il cacciatorpediniere aveva un dislocamento a pieno carico di 1655 tonnellate. Le dimensioni erano 98 x 9,45 x 3,18 m.

Motore: 2 turbine a vapore Curtis alimentate da 3 caldaie a tubi d’acqua Yarrow, potenza 40000 CV. La velocità era di 35 nodi (65 km/h).

La nave poteva contare su un equipaggio di 145 uomini (compresi gli ufficiali).

1 B.H. Liddell Hart, Storia militare della Seconda guerra mondiale. Gli eserciti, i fronti e le battaglie. Mondadori, Milano, 2021, p. 177

2 A. Fraccaroli, Il caccia Sebenico, in Storia Illustrata n°211, 1975, p.116

Foto: U.S. Navy / web