E’ il primo contingente di truppe del Corpo Speciale d’Africa che a completamento degli arrivi e con i reparti già sul posto formeranno una massa operativa di circa 20.000 uomini, di cui 3000 indigeni, con 38 pezzi d’artiglieria e le compagnie da sbarco delle navi sul posto.
[Il giorno seguente, il 28, la cisterna Tevere (comandante, tenente di vascello Giuseppe Manusardi) lascia Napoli per Massaua che raggiungerà il 9 novembre. A Massaua il rifornimento idrico della popolazione e della guarnigione militare, molto aumentata con gli ultimi arrivi dall’Italia, richiede sul posto oltre alla nave distillatrice Europa dotata di due distillatori Normandy della capacità di produzione di 65 t/giorno di acqua, due navi britanniche noleggiate, Mangarw e International, capaci di produrre ciascuna una media di 100 t/giorno e due cisterne, Tevere e Magra, capaci di 230 e 50 t rispettivamente utilizzate come stazioni di pompaggio nelle cisterne in muratura o nei serbatoi montati sui carri della ferrovia decauville che serve le postazioni]
Fonte: Marina Militare
