MARSOC, i Marines speciali

(di Tiziano Ciocchetti)
08/03/21

Quest’anno ricorrono i 15 anni della formazione del Comando per le Operazioni Speciali del Corpo dei Marine degli Stati Uniti (MARSOC).

Creato nel 2006, il MARSOC è inserito nel USSOCOM (United States Special Operations Command) di Tampa, in Florida, ed è composto dal Marine Raider Regiment, dal Marine Raider Support Group e dal Marine Raider Training Center.

I Marine Raiders - che affondano le loro radici nei reparti di Raiders dei Marines operanti nel Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale – svolgono le azioni tipiche delle forze speciali, come le azioni dirette, la ricognizione in profondità, operazioni antiterrorismo e mentoring (addestramento di forze militari amiche).

Il MARSOC è stato creato per colmare ciò che il Pentagono giudicò come una lacuna da colmare nel contesto delle operazioni speciali. Fin dall'inizio, infatti, l’impegno militare degli Stati Uniti nella guerra globale al terrorismo ha identificato nelle forze speciali gli assetti più idonei per contrastare efficacemente le milizie jihadiste.

I teatri operativi, come quello irakeno e afghano, nonché altri punti caldi nel mondo, hanno dato ragione a chi ha sempre chiesto di aumentare il numero dei reparti in grado di svolgere operazioni non convenzionali.

Tuttavia le controversie sulla creazione del MARSOC per il Comando di Tampa persistono e ne potrebbero mettere a rischio la sua esistenza in futuro.

Dopo la disastrosa operazione Eagle Claw (v.articolo), nel 1980, finalizzata alla liberazione degli ostaggi americani in Iran, il Pentagono decise la creazione di un comando congiunto che coordinasse i reparti speciali di tutte le Forze Armate.

Istituito nel 1987, lo Special Operations Command (SOCOM), ha riunito unità per le operazioni speciali come gli Special Groups dell’Esercito, i SEAL Team della Marina e il 160ᵗ ͪ Special Operations Aviation Regiment dell’Aeronautica. Il Corpo dei Marine, ritenendo la formula poco funzionale, rifiutò l’invito.

In effetti i Marines avevano già alcune unità per operazioni speciali, vale a dire i Marine Recon e le Force Recon, che si concentravano sulla ricognizione in profondità e sull'azione diretta. Erano considerate unità per operazioni speciali da tutti tranne che dal Corpo, che le vedeva come fanteria specializzata piuttosto che come commandos, un riflesso della mentalità "Ogni Marine è speciale" prevalente nel Corpo dei Marine sin dalla sua creazione.

Quindi il SOCOM e il Corpo dei Marine hanno preso strade separate fino agli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001. Avendo visto il valore tattico e strategico delle unità di operazioni speciali nei primi giorni della Guerra Mondiale al Terrore, l'allora Segretario alla Difesa Donald Rumsfeld ha spinto per mettere altri reparti speciali sotto il controllo del Comando di Tampa.

Visto ormai completamente mutato lo scenario internazionale, il Corpo dei Marine creò, a malincuore, il Distaccamento del Comando delle Operazioni Speciali (Det One) alla fine del 2002 come unità di studio per vedere se i Marines potevano ricoprire ruoli di operazioni speciali, secondo le specifiche richieste dal SOCOM.

Tuttavia, poiché i Marines da ricognizione erano già ampiamente visti come un'unità per operazioni speciali, o il suo equivalente Marine, la decisione del Corpo di istituire Det One per ulteriori studi, piuttosto che incorporare i Marines immediatamente nel SOCOM, venne vista da molti come un tentativo di fermare il processo di integrazione fino a quando la leadership del Pentagono non si fosse mossa oppure avesse perso semplicemente interesse.

Indubbiamente i primi anni sono stati quanto mai altalenanti, in quanto il SOCOM non prestava le dovute attenzione ai nuovi arrivati e per di più il Naval Special Warfare Command aveva manifestato l’intenzione di inserire i Marines sotto il suo controllo.

La verità è che né il SOCOM né il Corpo dei Marine volevano un comando per le operazioni speciali dei marine, ognuno di loro per ragioni differenti.

Il SOCOM credeva che il Corpo dei Marine avesse avuto la sua possibilità di "operare" nel 1987; il Corpo dei Marine, invece, credeva di poter svolgere le proprie operazioni speciali altrettanto bene o addirittura meglio del SOCOM e non voleva perdere Marines altamente addestrati.

Comunque sia, Det One, ha portato alla creazione del MARSOC nel 2006.

Il 1° e il 2° battaglione di ricognizione della forza vennero sciolti, con la maggior parte dei loro operatori diretti al 1° e 2° battaglione per le Operazioni Speciali dei Marines di nuova costituzione, con un terzo battaglione di Raider aggiunto in seguito.

Durante la guerra globale al terrorismo, il MARSOC ha dato il suo contribuito, ma quando l’impegno americano in molti teatri è venuto meno, i Marine Raiders si sono trovati a competere per missioni e fondi con unità come gli Special Groups dell'Esercito o i Team dei SEAL.

Poiché il MARSOC è l’ultimo arrivato nel Comando di Tampa, tende a essere relegato in aree di operazioni meno attive (ironia della sorte queste regioni possono diventare improvvisamente piuttosto impegnative e i Marine Raiders hanno partecipato ad alcune operazioni speciali di un certo livello, come il blitz contro l’organizzazione jihadista al-Shabab, responsabile dell’attacco alla base militare keniota a Manda Bay nel gennaio del 2020).

Nonostante un ottimo curriculum, alcuni analisti del Pentagono hanno chiesto la disattivazione del MARSOC. Tuttavia, al momento, sembrerebbe che queste richieste siano cadute nel vuoto, anche se il futuro per il Marines inseriti nel SOCOM non appare certamente roseo.

Foto: U.S. Marine Corps / U.S. Navy