I caccia giapponesi nella seconda guerra mondiale: l’Hayate (tempesta)

(di Francesco Sisto)
17/03/23

Il Nakajima Ki-84, soprannominato Hayate (tempesta) dai giapponesi e Frank dagli statunitensi, può essere considerato il più veloce caccia di linea dell’Impero nipponico che prese parte al secondo conflitto mondiale.

L’Hayate costituì la massima evoluzione di una specifica formula costruttiva della Nakajima, iniziata intorno alla metà degli anni Trenta con la creazione del caccia Ki-27, incubo dei Polikarpov I-16 durante la guerra sino-giapponese.

Ideato e progettato nel 1942 sotto la supervisione dell’ingegnere Koyama, il primo modello del Nakajima Ki-84 fu disponibile in poco tempo; alla fine di marzo del 1943. Il mezzo venne testato dal tenente Funabashi. Inizialmente rivelò qualche problema di pilotaggio, ma nel complesso le qualità furono più che soddisfacenti. Infatti, il velivolo poteva arrivare a circa 634 km/h in volo orizzontale e a 798 km/h in picchiata.

La produzione di serie iniziò nell’agosto del medesimo anno, in seguito i “tempesta” vennero realizzati in 5 serie base, senza contare tutte le sottoserie. Dagli stabilimenti industriali nipponici vennero fuori in totale 3.577 Hayate.

È bene precisare che il Nakajima Ki-84 fu un importante protagonista solamente nell’ultimo anno di conflitto. A tal proposito Giorgio Bonacina scrive: Inizialmente, nell’agosto del 1944, equipaggiò la 22° squadriglia dell’Esercito di stanza a Hankow, in Cina, e subito si dimostrò agguerritissimo. Da sottolineare che non tutti i caccia statunitensi furono in grado di ostacolarlo.

L’Hayate, per la sua capacità di fuoco e l’importante velocità in cabrata, fu assai temuto anche dal Lockheed P-38 Lightning e dal Republic P-47 Thunderbolt, tanto più che il posto del pilota e i serbatoi erano dotati di corazzatura.

Per queste qualità, i “tempesta” riuscirono ad ottenere importanti successi nei cieli della Cina, sia come intercettatori sia come scorta ai bombardieri; inoltre inflissero notevoli danni come bombardieri in picchiata e cacciabombardieri.

In seguito, vennero assegnati a otto squadriglie nelle Filippine. Presero parte alla battaglia di Leyte (ottobre-dicembre 1944); in quello scontro gli Stati Uniti e i loro alleati riportarono un importante successo contro l’Impero nipponico!

I Nakajima Ki-84 combatterono anche nella battaglia di Okinawa (aprile-giugno 1945). Da ricordare un attacco a sorpresa compiuto da 11 “tempesta” della 100° squadriglia contro due aeroporti statunitensi il 15 aprile del 1945; 8 di essi furono abbattuti, però il disastro fu così grande che si pensò a un attacco da parte di molti più velivoli.

È bene precisare che le attività più significative i Nakajima Ki-84 le resero nella difesa della madrepatria. Nei mesi da giugno ad agosto del 1945 tennero impegnati i Boeing B-29 Superfortress che stavano radendo al suolo le città dell’Impero giapponese, riuscendo ad abbatterne diversi.

Da sottolineare che i “tempesta”, essendo considerati troppo preziosi, non vennero mai utilizzate dai kamikaze in missioni suicida…

L’Hayate aveva un’apertura alare di 11,23 m e una lunghezza di 9,92 m. Il motore era costituito da un Nakajima da 1700-1900 CV. Il peso a vuoto era di 2660 kg, il peso con carico normale era di 3600 kg, mentre con carico massimo di 4200 kg.

L’armamento era composto da 2 cannoni da 20 mm e 2 mitragliatrici da 12,7 mm. Il carico offensivo poteva arrivare fino a 500 kg di bombe alari. L’autonomia normale era di 1650 km; l’autonomia con i serbatoi supplementari era di 2900 km.

La velocità massima era di circa 625 km/h a 6000 m. La quota di tangenza era di circa 10500 m.

Foto: web