L'Unione Europea potenzia la propria architettura di risposta alle minacce spaziali

(di Calogero Vinciguerra)
23/03/23

Nel mese di marzo 2023, l’Unione Europea (UE) ha svolto due importanti esercitazioni, nell’ambito del dominio spaziale, allo scopo di potenziare l’architettura europea di risposta alle minacce emergenti.

La prima esercitazione, denominta Space Threat Response Architecture (STRA) 2023, si è svolta dal 6 al 10 marzo 2023 presso la sede del Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) a Bruxelles.

La STRA 2023 ha permesso di testare e migliorare i meccanismi di risposta dell'UE alle minacce in grado di compromettere le funzionalità dei sistemi spaziali del Programma europeo (Galileo, Copernicus, EGNOS, GovSatCom etc.). Lo scenario adottato per l'esercitazione è in linea con il quadro geopolitico internazionale di riferimento e include le minacce ibride emergenti (attacchi combinati di tipo cyber, spoofing e jamming dei segnali satellitari e le campagne di disinformazione cognitiva).

Durante lo svolgimento dell'esercitazione, lo scenario prevedeva l’escalation degli effetti di un attacco cyber che hanno compromesso le funzionalità del sistema di navigazione Galileo (GNSS), attivando la Space Threat Responce Architecture, in linea con la Council Decision (CFSP) 698/2021.

L'esercitazione ha coinvolto vari stakeholder politici, diplomatici, gli Stati membri, il SEAE, l'Agenzia per il programma spaziale dell'UE (EUSPA/Galileo Security Monitoring Centre), l'Alto Rappresentante, la Commissione e il Consiglio dell'Unione europea.

L'Italia e la Spagna, in qualità di "Galileo Host Nation", hanno attivato la propria catena di comando, coinvolgendo le pertinenti capacità nazionali per la gestione dell'incidente, fornendo supporto alla digital forensics e alle misure di protezione delle infrastrutture critiche.

L'esercitazione STRA 2023 è stata organizzata dal SEAE/Divisione Spazio, in coordinamento con gli Stati Membri, l'EUSPA/GSMC e la Direzione generale dell'Industria della difesa e dello spazio (DG DEFIS) della Commissione europea.

La seconda esercitazione è in effetti il completamento dell'esercitazione STRA 2023 e si è svolta il 15 marzo 2023. Il Comitato politico e di sicurezza ha svolto infatti, per la prima volta, una "space table top exercise" (TTX), incentrata sulla potenziale attivazione dell'articolo 42.7 TEU, in caso di conseguenze disastrose derivanti da un attacco in orbita.

In sintesi, le due esercitazioni hanno permesso di analizzare e valutare alcune delle questioni che la nuova Strategia spaziale dell'UE per la Sicurezza e la Difesa intende affrontare concretamente, nei prossimi mesi. In particolare, l'Unione sta considerando la possibilità di migliorare gli strumenti di risposta alle minacce spaziali, estendendo l'attuale architettura a tutti gli assetti spaziali nell'UE. La nuova strategia prevede anche la condotta periodica di esercitazioni nel dominio spaziale, per testare ed esplorare l'attivazione di nuovi meccanismi di risposta (spacetoolbox).

Fonte: https://www.eeas.europa.eu/eeas/space-eu-tests-its-response-mechanism-threats_en

immagine: https://www.euspa.europa.eu/

Calogero Vinciguerra è Space Security Policy Officer e Space Threat Response Architecture Duty Officer presso la Divisione Spazio del Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) di Bruxelles. È laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali e ha conseguito il Master Universitario in “Sicurezza Informatica e Cybersecurity – Security Manager” presso la Link Campus University di Roma. Nel corso degli anni ha maturato molteplici esperienze sia nel campo addestrativo e operativo, sia in ambito nazionale e internazionale. Ha lavorato anche presso il NATO Headquarters di Bruxelles nel settore dell’Information Assurance. È autore di un libro intitolato “Intelligence e Sicurezza del Cyberspazio”, pubblicato il 13 maggio 2022.

(https://www.youcanprint.it/intelligence-e-sicurezza-del-cyberspazio/b/2a...)

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I contenuti di questo articolo riflettono esclusivamente la personale opinione del dott. Calogero Vinciguerra e non possono in alcun caso essere considerati come posizione ufficiale della Forza Armata e/o del Servizio europeo per l'azione esterna presso le quali presta la propria opera.