Rientrata a Taranto la fregata Bergamini al termine della sua partecipazione all'operazione Atalanta

(di Marina Militare)
27/05/20

È rientrata in Italia, domenica 24 maggio, la fregata Carlo Bergamini della Marina Militare. La nave ha recentemente concluso la sua partecipazione all’operazione antipirateria europea EUNAVFOR - Atalanta, svolgendo i compiti di presenza e sorveglianza lungo le linee di traffico marittimo nella zona compresa tra il Mar Rosso, il Golfo di Aden e parte dell’Oceano Indiano. A Taranto, da dove la nave era partita lo scorso 8 febbraio, l’equipaggio è stato accolto dal comandante della Seconda Divisione Navale, ammiraglio di divisione Paolo Pezzutti.

Dal 15 febbraio Nave Bergamini ha percorso 14.702 miglia sviluppando 1739 ore di moto, 143 ore di volo (di cui 27 notturne) dei due elicotteri imbarcati, 18 visite consensuali (friendly approach / from the boat approach) a imbarcazioni in acque somale, 18 missioni di Intelligence, Surveillance and Reconnaissance di raccolta dati, 31 missioni di pattugliamento Surface Surveillance Control, 33 giorni di pattugliamento nelle acque litoranee somale e 23 interrogazioni a mercantili e natanti. La nave ha anche scortato per due giorni il mercantile Juist, del World Food Programme.

L’operazione Atalanta, decisa dal consiglio europeo nel novembre del 2008, è di fatto la prima operazione navale a guida europea. L’operazione nasce per contrastare la pirateria nell’area del Corno d’Africa (Golfo di Aden e bacino Somalo), dove continua a rappresentare una minaccia per la libertà di navigazione del traffico mercantile, vitale per l’approvvigionamento energetico e per lo scambio commerciale dei paesi europei. Alla missione partecipano unità navali e velivoli dislocati in area per la sorveglianza ed il riconoscimento di attività sospette riconducibili al fenomeno della pirateria.

Tra i compiti della missione rientrano anche i contatti con le comunità locali, i Local Leader Engagement (LLE), durante i quali la nave palesa la propria presenza davanti alla costa.