Antartide: rientrano i 24 militari del contingente interforze impegnati nella “XXXIma campagna antartica estiva"

(di Anita Fiaschetti)
17/02/16

La chiamano l’estate antartica quella che, con 24 ore di luce al giorno e temperature medie che oscillano dai 0° C ai -35° C, ha ospitato per ben quattro mesi novanta persone, tra tecnici e ricercatori italiani e stranieri, impegnati nella “XXXIa Campagna Antartica estiva”.

La spedizione, inserita nel P.N.R.A. (Programma Nazionale di Ricerca in Antartide)  si è conclusa con la chiusura della Base Italiana “Mario Zucchelli”, ubicata nella Baia di Terra Nova, nella stazione italo-francese “Concordia”, la più estrema delle basi a 3270 metri di altitudine e con il rientro dei ricercatori ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie e lo sviluppo economico sostenibile, e del contingente interforze italiano.

Nei quattro mesi di spedizione, il team di tecnici e ricercatori ENEA si è infatti avvalso della collaborazione di 24 militari italiani di Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri, che hanno fornito un sostanziale aiuto sia nelle attività di routine che in quelle straordinarie: dalle previsioni meteo per lo svolgimento in sicurezza delle operazioni aeree, alla partecipazione nelle operazioni in quota con le guide alpine e in quelle in mare con i palombari.

A sentirsi orgoglioso di essere italiano e di aver fatto parte di questa avventura, che vede la scienza italiana protagonista, il Ten. Col. Ajello, Capo Team del contingente italiano interforze che ha dichiarato  “Come militari sentiamo tutti il dovere di dare il massimo di noi stessi, delle nostre conoscenze, della nostra esperienza per contribuire al successo e alla sicurezza di questa campagna antartica”. 

È dal 1985 che l'Italia è presente in Antartide con il P.N.R.A. In 31 anni sono stati impiegati in totale 318 militari italiani suddivisi tra Esercito (118) Marina Militare (121) Aeronautica Militare (78) e Carabinieri (1). Le attività di ricerca coordinate dal CNR riguardano: biodiversità, evoluzione e adattamento degli organismi antartici, scienze della Terra, glaciologia, contaminazioni ambientali, scienze dell'atmosfera e dello spazio, attività di monitoraggio presso gli Osservatori permanenti meteo-climatici, astronomici e geofisici.

L’Antartide è l'unico continente ancora in gran parte inesplorato e incontaminato ed è pertanto un luogo privilegiato per osservare fenomeni fisici che hanno rilevanza per l’intero pianeta in ambito climatologico, oceanografico, geologico e biologico. Anche per questo sul continente vige dal 1961 il trattato di Washington (detto Trattato Antartico), secondo il quale i paesi membri (fra cui l’Italia) si impegnano a utilizzare il territorio e i mari circostanti esclusivamente per fini scientifici e pacifici, rispettandone l’ambiente e la biodiversità.

(Foto: SMD)

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