Il corpo del genio aeronautico celebra i suoi 100 anni

(di Aeronautica Militare)
22/09/23

Venerdì 22 settembre, presso l’aeroporto militare di Guidonia, si è svolta la cerimonia per celebrare i cento anni del corpo del genio aeronautico. L’evento, presieduto dal capo di Stato maggiore A.M., generale di squadra aerea Luca Goretti, ha visto la partecipazione – oltre che di numerose autorità militari, civili e religiose – di una nutrita rappresentanza di ufficiali, in servizio ed in congedo, appartenenti a tutte le professionalità e specialità del corpo, costituito con Decreto Commissariale il 31 luglio 1923.

Dopo l’Inno Nazionale, ha preso la parola il capo del corpo del genio aeronautico, gen. isp. capo Giuseppe Lupoli, che dopo un ringraziamento a tutti i presenti per la partecipazione ed un doveroso e deferente ricordo di tutti i caduti, ha voluto sottolineare l’importanza di questa giornata per il genio aeronautico, “artefice di numerosi traguardi e conquiste dell’Aeronautica Militare e pronto a scrivere nuove pagine di successi. La competenza tecnica di tutte le specialità del corpo – gli aerospaziali, i chimici, gli elettronici, i fisici, gli infrastrutturali, gli armamento e i motorizzazione – ha caratterizzato, da sempre, il contribuito per il progresso della Forza Armata e del Paese”. “Genio Aeronautico è soprattutto la capacità di guardare oltre i limiti –  ha aggiunto il generale Lupoli – di pensare e realizzare ciò che può sembrare impossibile, virtù che spesso ci ha accompagnati in questi cento anni. Ma è tempo di guardare al futuro – alle nuove dimensioni del suborbitale, dell’ipersonico, alle tecnologie emergenti – nuove sfide di cui dobbiamo cogliere il peso nei nuovi campi in cui misurarci. Genio è soprattutto questo, l’audacia di guardare al futuro, ricercando soluzioni per contribuire a cambiare il corso ed il futuro dell’aerospazio”.

“La storia della città, che non ha ancora compiuto 90 anni, è tutta contenuta nella storia dell’Aeronautica”, ha dichiarato il sindaco di Guidonia Montecelio, Mauro Lombardo, nel suo indirizzo di saluto. “Fu proprio Guidoni, che ha impresso per sempre il suo nome in questi luoghi sacrificando la propria vita per lo sviluppo del mezzo aereo, a preconizzare la creazione del Genio Aeronautico. È stato un secolo condiviso, continueremo a vivere e crescere insieme”.

Ha chiuso la cerimonia l’intervento del capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Luca Goretti, che ha voluto innanzitutto rinnovare, a nome di tutta la Forza Armata, il pensiero di vicinanza e profondo cordoglio alla famiglia Origliasso per la tragica fatalità accaduta alla piccola Laura, “una sofferenza che ci tocca nel profondo del nostro animo, ci lascia sgomenti e ci impone necessariamente una intima riflessione”.

Tornando poi alla cerimonia, il generale Goretti ha evidenziato l’importanza “di chi con intuito e perseveranza, prima di ogni altro, capì la portata innovativa del mezzo aereo e del potere che derivava dall’impiego dello stesso nella terza dimensione. Uno sviluppo impetuoso, dinamico, accelerato, un volo lungo cento anni che dai biplani di legno e tela ha portato ad avere oggi i velivoli di quinta generazione, in attesa della sesta e droni non pilotati. In questo lungo viaggio, realizzato grazie ad un inarrestabile sviluppo tecnologico, il contributo prezioso del ‘genio aeronautico’, nelle sue varie declinazioni professionali, è stato fondamentale. Gli apporti logici ed appassionati di ogni singolo individuo hanno permesso di far crescere e sviluppare un’attività espressamente empirica come il volo, rendendola una scienza esatta, regolata dalle leggi della fisica, della matematica e della chimica. Sarete voi  – ha concluso il capo di stato maggiore – con le vostre idee, le vostre intuizioni, i vostri principi, a costruire e rendere sempre più efficiente l’Aeronautica Militare del domani, per mantenerla una risorsa strategica al servizio del Paese, ma soprattutto per conservare intatti i propri valori fondanti nel dinamico e continuo divenire del tempo, al fine di proseguire il proprio “volo verso il futuro”.

A seguire è stata inaugurata la mostra celebrativa sui cento anni del genio aeronautico, curata dal prof. ing. Antonello Pagliuca, dell’Università degli Studi della Basilicata, e dal brig. gen. garn Mario Sciandra, capo del servizio infrastrutture del comando logistico AM, allestita all’interno del “Nuovo Polo concorsuale” dell’Aeronautica Militare, una struttura progettata e realizzata proprio da una delle articolazioni del genio aeronautico, il 2° reparto genio del servizio infrastrutture. L’opera, inaugurata e consegnata oggi al comando del 60° stormo e al centro di selezione AM, è stata realizzata con materiali e tecniche di ultima generazione, ispirata ai massimi standard di efficienza energetica e di eco-sostenibilità nel più ampio processo di ammodernamento delle infrastrutture della Forza Armata e costituirà nel prossimo futuro l’hub di riferimento per le procedure di selezione del personale dell’Aeronautica Militare.

La Mostra celebrativa, costituita da un percorso espositivo di circa 100 pannelli, ripercorre la storia centenaria del genio aeronautico, che fonda i suoi primordi nelle gesta pionieristiche e negli studi di Moris e di Nobile, prosegue con Crocco e Guidoni con la loro instancabile capacità ingegneristica, continua con Ferri e Broglio esaltando la visione aerospaziale, e tende al futuro con progetti avveniristici quali ad esempio il GCAP (Global Combat Air Programme). Cento anni raccontati attraverso un percorso cronologico di foto, testi, strumenti ed apparati che rappresentano le forme ed i modi con i quali il personale del genio aeronautico ha operato, con passione ed ingegno, nei primi 100 anni del corpo, avendo chiara dentro di sé la propria missione, ovvero porsi “quale imprescindibile presidio a salvaguardia dell’efficienza e della piena operatività dell’intera Forza Armata”.