Su-30 cinesi intercettano ricognitore USA nel Mar Cinese Orientale

(di Davide Bartoccini)
19/05/17

Una coppia di Sukhoi Su-30 dell’Aeronautica cinese ha intercettato in maniera ‘poco professionale’ un ricognitore americano sopra le acque internazionali del Mar Cinese Orientale. Il ricognitore USA, un WC-135 Phoenix era impegnato a rilevare l’eventuale presenza di radiazioni nell’area.

Secondo quanto riportato dal portavoce dell’US Air Force, lt. col. Lori Hodge, uno dei Su-30 avrebbe raggiunto una distanza di soli 45 metri dal ‘Phoenix’ - le manovre del pilota, a causa della velocità e del volo ravvicinato dei due velivoli della PLAAF (People's Liberation Army Air Force) dimostra come l’intercettazione non abbia seguito le procedure standard e sia stata svolta in maniera ‘poco professionale’.

L’avvenimento è stato fatto presente al governo cinese attraverso gli opportuni canali diplomatici e militari, e un’indagine sarebbe stata avviata già da oggi. La parte cinese non ha commentato l’incidente; continua invece ad accusare gli Stati Uniti di effettuare ‘troppi’ voli di ricognizione sulle acque territoriali cinesi, chiedendo una riduzione della presenza americana dell’area.

Il velivolo americano sarebbe stato impegnato a rilevare eventuali tracce dei recenti test missilistici nordcoreani come già avvenuto in passato (v.articolo).

Il Mar Cinese Orientale, a causa delle pretese di sovranità reclamate da Pechino sulla quasi totalità delle aree marittime a Sud del paese in virtù di ‘diritti di carattere storico’, ha già dato luogo a svariate controversie con i paesi della regione asiatica - specialmente Filippine e Indonesia - e anche con gli stessi Stati Uniti, che hanno rafforzato la loro presenza in prossimità delle rotte commerciali.

Nel maggio del 2016, due jet cinesi avevano già effettuato un intercettazione ‘aggressiva’ nei confronti di un aereo militare dell’U.S. Navy sempre in volo sul Mar Cinese Meridionale. Nel 2001, un intercettore Shenyang J-8 scontratosi con un ricognitore Lockheed EP-3 dell’US Navy in missione sul Mar Cinese aveva costretto l’aereo americano ad un atterraggio d’emergenza sull'isola di Hainan. Il pilota del jet cinese perse la vita durante l’incidente e il governo cinese non rilasciò l’equipaggio dell’aereo ‘spia’ per 11 giorni, scatenando uno scontro diplomatico internazionale.