Siria, l'ISIS elimina vice comandante iraniano: il casus belli che serviva per la controffensiva di terra?

(di Franco Iacch)
09/10/15

Il vice comandante del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica e supervisore per le operazioni della Forza Quds a sostegno del governo siriano, il generale di brigata Hossein Hamedani, è stato ucciso questa notte, in circostante poco chiare, nella periferia di Aleppo durante un attacco dello Stato islamico.

Hamedani – commentano dalla tv di stato iraniano - era in Siria per coadiuvare il governo nella lotta contro i gruppi terroristici.

"Per anni, Hamadani ha svolto un ruolo importante in Siria come consigliere e nel prevenire la caduta di Damasco. Ritornato a casa alla fine del suo incarico, decise di ritornare in Siria per un paio di giorni a causa della sua profonda conoscenza del territorio. Proprio in quella terra ha incontrato il martirio”.

Hamadani, veterano della guerra tra Iran e Iraq, è stato nominato vice comandante della Guardia Rivoluzionaria iraniana nel 2005. Si è distinto per aver guidato la brutale repressione durante le proteste a seguito delle elezioni presidenziali avvenute nel 2009. E’ stato oggetto di sanzioni internazionali da parte del Regno Unito e da altri paesi occidentali dall’aprile del 2011.

L'Iran è il principale alleato regionale del presidente siriano Bashar al-Assad, garantendo negli ultimi quattro anni sostegno economico e militare. L’episodio della morte dell’alto ufficiale, ancora avvolto nel mistero (ci si chiede come il secondo in capo in Siria del contingente iraniano, dopo Qasem Soleimani, sia stato eliminato con tanta facilità, considerando che non si segnalano massicci attacchi nell’area), potrebbe essere il pretesto per un massiccio dispiegamento di forze terrestri iraniane.

Anche se l’Iran continua a negare, in Siria ci sarebbero almeno mille soldati della brigata Gerusalemme, ala per le operazioni speciali del Corpo delle Guardie rivoluzionarie dell'Iran, ritenuta responsabile della morte di centinaia di soldati americani in Iraq.

Secondo il Pentagono, la Forza Quds supporterebbe gruppi terroristici in Libano, Yemen e Iraq. E’ questo il casus belli che serviva all’Iran per schierare un suo esercito in Siria?