JLTV: il Light Tactical Vehicle che sostituirà gli Hummer

(di Gianluca Celentano)
12/07/23

Il celebre fuoristrada tattico High Mobility Multipurpose Wheeled Vehicle, più conosciuto come HUMMER H1 o Humvee, è ormai in procinto di andare pensione. Un valido progetto tecnologico che in realtà appartiene agli anni ‘70 seppur sia entrato in dotazione al corpo dei marines a partire dal 1984 e successivamente impiegato nelle sue prime operazioni su vasta scala nel 1991 nell'ambito dell'operazione Desert Storm (l'Hummer H1 ha avuto il primo impiego durante l’operazione Just Cause a Panama nel 1989 per rimuovere il generale Manuel Noriega dal potere).

A sostituirlo con qualche polemica è un Light Tactical Vehicle, conosciuto come JLTV (Joint Light Tactical Vehicle), prodotto dalla Oshkosh Defense nel Wisconsin, USA.

H1 un eccellente servizio

Un veicolo tattico multiruolo performante che posiziona la sua piattaforma specializzata a un livello molto più avanzato rispetto la sua antenata Ford M151 Mutt (Military Utility Tactical Truck) poi assorbita dalla AMC American Motors, la Jeep.

Hummer si presenta ricco di numerose conformazioni tra cui quella blindata, una novità per un veicolo multipurpose di reparto. Le motorizzazioni V8 partono dai 5.7 cm3 arrivando ai 6.6 cm3 sia aspirate che turbo diesel, con potenze da 200 sino ai 300 cv in base a tipologia e anno di produzione.

La scelta del diesel, come si apprende da qualche indiscrezione, sembra sia stata individuata oltreché per la generosa coppia motrice generata, anche per garantire il funzionamento del veicolo in caso di esplosioni nucleari penalizzanti per la parte elettrica.

Tre sono le serie nel corso della sua storia che comprendono diverse varianti. A0 sono le serie al suo debutto elencate con sigle alfanumeriche che sono rimaste valide nel corso della sua evoluzione: M996 - M997 - M998 - M1025 - M1035 - M1036 - M1045 - M1025 - M1044 - M1038 - M1037 - M1042 - M1043 - M1096 - e l’M1097 HHV (Heavy Hummer Variant). L’aggiornata serie A1 (1994) prende spunto dalla variante M1097 mentre, gli A2 i più recenti, (anni 90/2000) traggono origine dalla variante M998.

Tuttavia tra diversi appassionati del 4x4 l’H1 suscita qualche perplessità sulle doti all-terrain rispetto ai tradizionali fuoristrada, forse per i consumi smisurati, 4 km/lt, o forse per le sue misure: larghezza di 2, 197 mt per cinque di lunghezza. Apprezzabile invece la GVWR (massa a pieno carico, ndr) che con l’A2 è salita a 4.5 t, aspetto interessante per un veicolo militare.

Andrew Rodgers, manager del programma Light tactical Vehicle, è sicuro che l’Hummer abbia assolto i suoi compiti come da programma, non nascondendo che gli Humvee, con l’evoluzione dei conflitti e le numerose imboscate (Iraq post 2004), abbiano trovato un campo d’azione più limitato per poter operare in modo sicuro.

JLTV la genesi è M-ATV

Porta il marchio Oshkosh il JLTV che gradualmente rimpiazzerà tutte le versioni dell’Hummer H1 almeno stando alle ambiziose aspettative.

Osservandolo è molto più grande del predecessore H1 e, se per l’Humvee si poteva azzardare una lontana similitudine a un SUV, il JLTV è quantomeno strettamente imparentato a un camion molto speciale e con il musone.

La Oshkosh Corporation con il programma MRAP All Terrain Vehicle (M-ATV - nella foto uno scatto da noi "rubato" nel 2012 in Afghanistan) ha voluto realizzare un veicolo con gli stessi livelli di protezione dei precedenti H1 aumentando l’agilità e mobilità ma soprattutto incrementando i sistemi di protezione dell’equipaggio dagli attacchi IED. Per il suo veicolo tattico da combattimento leggero l'esperienza del M-ATV è stata incorporata in un mezzo con due terzi del peso e un'ancor maggiore velocità su strada.

Al riguardo compariamo le masse: l’H1 si attesta con un minimo (versione non protetta) di 2 tonnellate e mezza sino a circa otto per le serie protette allestite con torretta, il JLTV invece è di poco superiore alle 10 essendo solo blindato. Una delle sue novità è infatti l’esclusiva di avere tutte le sue conformazioni blindate con vari livelli di protezione allestibili sul campo in base alle necessità. In realtà anche il nostro Lince può avere diversi gradi di protezione.

Tra le versioni realizzate per ospitare uno standard di 4 militari ci sono gli offensivi M1278 Heavy Guns Carrier con una torretta che può ospitare 5 militari-operatori, il CCWC Close Combat Weapons Carrier con armi anticarro tra cui i missili TOW. Seguono gli Utility - JLTV UTL - a due operatori, realizzati per il supporto tecnico e, una versione sanitaria allestita come ambulanza.

L’assetto ossia l’altezza del mezzo, è regolato da sospensioni indipendenti intelligenti TAK-4iTM, particolare di non poco conto che rappresenta un novità per i veicoli sopra le 5 t. Un concetto alternativo ai ponti rigidi che rende più confortevole e sicura la marcia e lo stato psicofisico dei trasportati. Il sistema è realizzato dalla Meritor ex Timken Detroit Axle ed è in grado di livellare l’automezzo agendo sulla coppia di trapezi delle singole ruote. Nei due punti di congiunzione dei trapezi a forma di A imperniati al telaio (si evince da immagini di un truck dei pompieri) esiste una barra motorizzata che ruota sul suo asse obbligando alla rotazione il perno del trapezio superiore il quale, interessato dalla rotazione, oscilla trascinando nell’escursione il trapezio inferiore che riceve il movimento da molle e sospensioni.

La trasmissione full time adotta un cambio automatico a 6 marce Allison mentre il motore è un Duramax V8 turbo-diesel da 400 cv realizzato da General Motors e Isuzu a Moraine nella sede dell’Ohio.

Gli obiettivi

Alla produzione iniziale iniziata nel 2015 è legata l’aspettativa di arrivare nel 2023 a 5.500 JLTV distribuiti nelle forze armate e ben 9.091 nel 2026. Questo almeno nei programmi di Andrew Rodgers. Infatti i JLTV sono destinati a sostituire la flotta di veicoli multiruolo ad alta mobilità del Corpo dei Marines dove, i primi 55 veicoli, sono stati destinati alle unità di supporto SOI-West, SOI-East, della Basic School di Quantico e alla Motor Transport Maintenance Instructional Company di Camp Johnson.

Plausi e polemiche

Come riportato da Breacking Defense (marzo 2023), l'analista della difesa James Hasik ha presentato i dati di affidabilità sui prototipi sostitutivi dell'Humvee sviluppati dai concorrenti del settore. Dati probabilmente decisivi per la scelta dell’Esercito americano nell’affidarsi a Oshkosh Corp. e non al gigante della difesa Lockheed Martin piuttosto che AM General, il produttore di Humvee.

Il contratto per la costruzione dei primi 17.000 modelli del Joint Light Tactical Vehicle che entreranno in servizio è di 6,7 miliardi di dollari.

Michael Gilmore il più autorevole collaudatore degli armamenti del Pentagono, già nel 2016 su Defense News riportò con un certo orgoglio che il veicolo di Oshkosh non solo è più affidabile dell'attuale Humvee blindato UAH - Up Armored HMMWV -, ma è anche molto più affidabile dei suoi concorrenti; anche in termini di guasti. Infatti, numeri alla mano, l'affidabilità nelle missioni dei veicoli Oshkosh hanno monitorato guasti operativi MMBOMF (miglia medie tra fallimenti nelle missioni operative) circa ogni 7.051miglia di percorrenza – poco più di 11 mila km – contro le 2.968 di Humvee, le 1.271 dei prototipi Lockheed e le 526 della AM General. Il prototipo JLTV di Oshkosh è risultato quindi con un livello di affidabilità tre volte superiore a quello richiesto dall'Esercito e dal Corpo dei Marines e ben più del doppio dell'Humvee esistente.

Alla luce di queste notizie c’è però la nota di Oshkosh Defense del 6 marzo 2023 che riporta d’aver presentato una formale protesta al GAO (Government Accountability Office - sezione investigativa del Congresso degli Stati Uniti d'America dedita all'auditing e alla valutazione, ndr) degli Stati Uniti. Tim Bleck, vicepresidente di Oshkosh Corporation e presidente di Oshkosh Defense dichiara: “Dopo aver partecipato al processo di debriefing post-aggiudicazione da parte del governo, nutriamo notevoli preoccupazioni in merito alla valutazione delle proposte nell'ambito della gara d'appalto, tali da giustificare una revisione indipendente”.

Foto: U.S. Army / U.S. Marine Corps / Difesa Online