L'Iraq riscopre la sovranità: "Il dispiegamento di altri berretti verdi non è accettabile senza l'approvazione del nostro Paese"

(di Franco Iacch)
02/12/15

“Il dispiegamento di ulteriori truppe speciali in Iraq non è accettabile senza l'approvazione del paese”. E' quanto ha dichiarato il primo ministro iracheno Haider al-Abadi commentando il possibile rischieramento di un altro contingente USA in contro lo Stato islamico.

"Qualsiasi operazione militare o il dispiegamento di tutte le forze straniere, speciali e non, in qualsiasi luogo del nostro paese non possono avvenire senza il pieno rispetto della sovranità irachena”.

24 ore fa il Dipartimento della Difesa USA ha annunciato la possibilità di schierare altri berretti verdi in supporto alle operazioni in Iraq e Siria. Sappiamo che 50 berretti verdi supportati da un gruppo autonomo da battaglia formato da F-15, A-10, elicotteri Apache e droni armati, sono in Siria dal 30 ottobre scorso per coordinare gli sforzi contro lo Stato islamico.

La decisione è stata assunta in virtù della nuova strategia di spingere le truppe statunitensi a ridosso della prima linea nella lotta contro l’Isis. Il comando delle operazioni è stato allestito presso la base di Incirlik, in Turchia, divenuta la più importante del Medio Oriente.

Da rilevare che gli USA, tra Iraq e Siria, hanno circa 600 elementi dei reparti speciali tra Seal, Delta e HK della CIA. Solo in Iraq, gli Stati Uniti hanno 3400 soldati.

Gli iracheni, involontariamente, hanno svelato l'intenzione degli USA di aumentare la presenza degli operatori speciali direttamente nel paese. Fino a poche ore fa, infatti, si pensava potessero essere schierati in Turchia.