Israele, la NATO concede rappresentante permanente: no alla mutua difesa

(di Franco Iacch)
05/05/16

Israele avrà un delegato permanente presso la NATO. E’ quanto comunica ufficialmente l’Alleanza.

" L'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord ha accettato la richiesta per la presenza stabile di un funzionario israeliano presso la sede della NATO”.

La decisione è stata a lungo attesa dopo che la Turchia, unico stato membro del Medio Oriente dell'Alleanza, aveva posto il veto. Il consenso della NATO è un segno di distensione nei rapporti tra Israele e la Turchia.

"La NATO ha invitato tutti i partner ad instaurare uffici diplomatici presso la sede dell'Alleanza Atlantica a Bruxelles. Israele è da sempre un partner molto attivo".

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha confermato che Israele avrebbe rivisto i suoi legami con tutti i principali membri dell’Alleanza, grazie alla sua presenza permanente a Bruxelles.

L’Alleanza precisa che “Israele non è un membro a pieno titolo, ma è ufficialmente accreditato presso la NATO, con una missione permanente come un partner". Un modo per aggirare la clausola di mutua difesa che obbliga tutti gli alleati ad intervenire in caso di necessità.

Israele partecipa già a numerose esercitazioni militari con i membri della NATO, esclusa la Turchia.

La NATO annovera circa 40 nazioni partner, tra cui alcuni paesi del bacino del Mediterraneo e degli Stati del Golfo Persico, che contribuiscono regolarmente alle operazioni, come quelle in Afghanistan ed alle missioni navali al largo delle coste della Somalia.

(nella foto membri della Knesset in visita alla NATO a febbraio)