Iraq, supermarket: i russi consegnano tre Su-25, ma il mondo della Difesa è in fila per strappare un contratto

(di Franco Iacch)
18/04/16

La Russia ha consegnato all’Iraq tre nuovi Sukhoi Su-25. E’ quanto comunicano dal Ministero della Difesa iracheno. “Il velivolo entrerà in servizio entro le prossime settimane contro il gruppo terroristico dello Stato islamico”. Il secondo lotto è stato consegnato in base ai contratti siglati tra i due paesi.

Negli ultimi anni non abbiamo esitato a definire l’Iraq come un “supermarket”, per forniture commissionate a quasi ogni produttore sulla terra. Solo per fare qualche esempio. Fornitura miliardaria quella siglata nel 2012 con consegne iniziate lo scorso dicembre per blindati, munizioni e carri armati T-72. La Bulgaria è riuscita a vendere all’Iraq 500 veicoli blindati MT-LB ristrutturati. La Bulgaria ha donato anche 18 obici D-20 oltre a 130 mortai di vario calibro nel 2014. L’industria Excalibur della Repubblica Ceca, invece, ha ottenuto commissioni per 60 carri armati T-72 ristrutturati e 40 veicoli da combattimento per la fanteria BMP-1. Nel contratto finale compresi anche i pezzi di ricambio e la formazione del personale. Una clausola prevede la non divulgazione del valore finale del contratto.

Il 26 novembre scorso, il Comando dell'esercito iracheno ha preso in consegna un carico imprecisato di razzi aria-terra da 128mm. Gli iracheni, però, hanno evitato di menzionare il tipo di razzo ed il produttore, trincerandosi dietro la frase “equipaggiamento di origine internazionale, sarà determinanti nelle prossime battaglie”. Sempre il Ministero della Difesa comunicò in quel frangente di aver ricevuto un nuovo tipo di razzo da 80 millimetri, “particolarmente efficace contro i veicoli suicidi blindati”. Anche in questo caso, ignoto il produttore. I razzi erano destinati agli elicotteri Mi-17 in servizio con l’Iraqi AirForce.

Il 21 gennaio l'amministrazione Obama approva una massiccia vendita di migliaia di bombe guidate e missili per i nuovi F-16 dell’Iraq. Il valore del contratto supera i due miliardi di dollari. L'accordo comprende 16.000 bombe a guida laser e 24 missili aria-aria Sidewinder che, in teoria, dovrebbero essere utilizzati per abbattere i droni dello Stato islamico. Nel contratto, anche una fornitura di Helmet-Mounted Display, visori che consentono al pilota di inquadrare il bersaglio “a vista”.

L'Iraq ha estremo bisogno di queste armi – scrissero dal Pentagono – sarà una fornitura essenziale per garantire il pieno funzionamento dei caccia che proteggeranno il Paese dalle minacce attuali e future.

L’Iraq ha acquistato 36 F-16 nel 2011. L’Air Force continua ad addestrare i piloti iracheni in Arizona. L’Iraq per una spesa di oltre dieci miliardi di dollari ha acquistato dagli USA 140 carri armati M1A1 Abrams, 400 veicoli da combattimento Stryker, elicotteri d’attacco, caccia, svariati veicoli, missili anticarro ed equipaggiamento per la fanteria. Il tutto made in USA, in parte finito nelle mani dei terroristi.

(foto: archivio MoD Fed. russa)