Successo per il test d’integrazione tra un F-35 Lightning II e l’Aegis Weapon System a supporto del Naval Integrated Fire Control-Counter Air.
Lunedì scorso, un F-35B del Marine Operational Test and Evaluation Squadron 1 ha rilevato una minaccia sopra l’orizzonte. L'F-35B ha inviato i dati ad una stazione di terra collegata al sistema d'arma Aegis attraverso il Multi-Function Advanced Data Link. L'obiettivo è stato successivamente intercettato da un missile SM-6.
L’F-35 sarà un moltiplicatore di forze – si legge nel comunicato della Lockheed Martin – il successo del test ha dimostrato la capacità della piattaforma nelle operazioni congiunte, questa è solo una delle potenziali capacità di combattimento dell’F-35.
I limiti imposti dal profilo a bassa osservabilità per il carico utile interno dell’F-35 sono noti, ma il suo ruolo primario sarà quello di fornire i dati di puntamento per gli arsenali volanti, le piattaforme navali ed i sottomarini.
La decisione di effettuare un test reale con un F-35B non è casuale. La piattaforma dei Marine, infatti, sarà la prima a servire da sensore avanzato nell’ambiente operativo marittimo. Il Corpo dei Marine ha già annunciato che, il prossimo anno, potrebbe schierare uno squadrone F-35 in Medio Oriente. Sarebbero due gli squadroni imbarcati che il prossimo anno potrebbero essere a disposizione dei Marine a bordo delle navi da assalto anfibio USS Wasp ed USS Essex (otto mesi dopo).
L’unico rischieramento confermato è quello che avverrà il prossimo gennaio, quando dieci F-35B saranno distribuiti nella Marine Corps Air Station Iwakuni, in Giappone.
L’integrazione con la capacità Aegis, si inserisce nel nuovo concetto di rete mondiale elaborato dagli Stati Uniti.
(foto: Lockheed Martin)