F-35, conferma ufficiale: "non è stato progettato per il combattimento ravvicinato, potrebbe non farcela contro i caccia di quarta generazione"

(di Franco Iacch)
19/09/15

“L'F-35 possiede numerosi vantaggi contro tutti i caccia di quarta generazione. Se però dovesse affrontarli in un dogfight, in un combattimento cioè che richiede manovre serrate, potrebbe non farcela perché non è stato progettato per il combattimento ravvicinato”. Firmato Herbert "Hawk" Carlisle, comandante dell’Air Combat Command.

E’ stata finalmente detta la verità sull’F-35 o l’Air Force e Lockheed Martin stanno nettamente abbassando il tiro sulle reali capacità dello JSF, presentandolo con un tono meno aggressivo e più difensivo?

O forse, aggiungiamo noi, è stato ribadito, per l’ennesima volta, il concetto chiave del programma JSF (al di là del marketing)?

L'F-35 è un caccia tattico, progettato per eccellere in contesti che enfatizzano il Beyond Visual Range (BVR), in ambienti ad alta intensità di informazioni connesse in rete. Ha aggiunto Carlisle durante l’Air Force Association’s 2015 Air and Space Conference. “L'F-35 sarà in grado di penetrare lo spazio nemico impunemente e questo è un vantaggio notevole che gli altri velivoli non possiedono, ma non è stato pensato per essere manovrabile, non è stato progettato per esserlo. E' un velivolo multi-ruolo incredibilmente completo e potente con capacità uniche nella guerra elettronica”.

Carlisle, che ha confermato che il più grande errore della storia del Pentagono è stato quello di chiudere prematuramente la linea F-22, ha rilevato (ma l’abbiamo sempre saputo e scritto) che l’F-35 porta in stiva un carico di armi inferiori rispetto al Raptor, ma ha la possibilità di aggiungere piloni esterni (a discapito del profilo a bassa osservabilità).

Un errore comune è quello di valutare l’F-35 (parliamo sempre di quello che volerà per gli USA) come una singola piattaforma. L’F-35 americano, invece, è stato progettato per chiudere il cerchio iniziato con il Raptor. Lo JSF, infatti, andrebbe visto in un ampio sistema formato da F-22, B-2 (e futuri bombardieri), le classi Zumwalt e numerose altre piattaforme da combattimento.

“Una volta ottenuto il software Block-4, l’F-35 avrà capacità di Close Air Support con un sistema di targeting elettro-ottico di nuova generazione. Ed è inutile anche pensare al paragone con l’A-10: sono macchine differenti”.

L’A-10 (abbiamo scritto decine di approfondimenti al riguardo) è una macchina mostruosa pesantemente blindata, pensata per incassare colpi esplosivi da 23mm e colpire con il suo cannone, il GAU-8 Avenger, l’arma tattica aviotrasportata più potente del pianeta. L’F-35 potrebbe essere messo fuori da una raffica della fanteria nemica. Ed è una constatazione di fatto. La blindatura per l’F-35 non è mai stata nemmeno pensata.

“Dobbiamo pensare ad un nuovo tipo di approccio. Penetrando impunemente uno spazio aereo, potrebbe utilizzare le sua capacità di guerra elettronica per eliminare le capacità terra-aria del nemico”.

Il paragone tra le due piattaforme, così come abbiamo ribadito in questi anni, è impossibile perché concettualmente diversi. Di sicuro, gli A-10 voleranno almeno fino al 2020. L’Air Force ha confermato l’ordine di 1763 F-35. Nonostante le aspettative (80 aerei all’anno), a causa dei tagli alla Difesa il Pentagono spera di riuscirne a produrne almeno 60 a partire dal 2020.

Un ragionamento finale è d’obbligo. Il Lightning II sostituirà quasi il 90 per cento della flotta aerea tattica americana in un momento in cui Cina e Russia stanno sviluppando, invece, dogfighter puri. Il Pentagono considera il combattimento ravvicinato tra caccia ormai superato (diversamente da russi e cinesi). Questo significa che gli strateghi americani, considerano impossibile un tale confronto. Ma se capitasse, anche solo una volta, cosa accadrebbe?

E’ davvero così improbabile che un F-35, dal 2020 al 2060/70, possa ritrovarsi a combattere un solo dogfight?

Al momento la storia dà ragione alla filosofia russa e cinese.

(foto: Lockheed Martin)