Difesa cinese, svelato l'elicottero Z-19E: "rivolto ai paesi che non possono permettersi l'Apache"

(di Franco Iacch)
09/09/15

A poche ore dall’apertura dell’Helicopter China International Exposition, i cinesi hanno svelato la versione d’esportazione dell’elicottero d’attacco ognitempo leggero Z-19E.

Questo il comunicato della Harbin Aircraft Manufacturing Corporation: “L'elicottero è in grado di fornire supporto aereo offensivo e distruggere i veicoli corazzati di qualsiasi potenziale nemico con il suo armamento aria-superficie, tra cui missili anti-carro HJ-8, un cannone 23 millimetri ed altri sistemi. Può trasportare missili aria-aria TY-90 per l’auto-difesa mentre la cabina di pilotaggio è blindata. Il velivolo può anche svolgere missioni di ricognizione. A differenza della sua versione base, il nuovo elicottero è dotato di sistemi immuni alle contromisure elettroniche del nemico. Lo Z-19E è dotato di tecnologia stealth. Propulsione, rotore, coda e sistemi principali sono i medesimi dell’Harbin Z-19”.

Gli 80 elicotteri leggeri Z-19 cinesi ad oggi costruiti costituiranno, insieme al pesante Z-10, la componente principale d’attacco dei velivoli a rotore del futuro. Sebbene pubblicizzato come elicottere stealth, lo Z-19 adotta accorgimenti “acoustic stealthiness” per ridurre al minimo l’impatto acustico e scarichi che schermano l’aereo dalle minacce infrarossi. Una scelta, quella del basso impatto acustico, meno costosa rispetto alla collocazione (e continuo trattamento) dei materiali radar assorbenti che equipaggiano alcuni velivoli (a rotore e non) americani.

Simile per dimensioni all’ OH-58 Kiowa, lo Z-19 ha una configurazione in tandem, con pilota (a differenza della collocazione classica) in posizione anteriore ed artigliere nel sedile posteriore. Le linee dello Z-19 si ispirano all’Agusta A-129 ed all’Eurocopter Dauphin, anche se appare evidente che i cinesi si siano quantomeno ispirati al Ninja OH-1 giapponese. L’influenza francese è comunque evidente, basti pensare all’elicottero Z-9, versione cinese dell’Eurocopter AS365 Dauphin costruita sotto licenza. Così come lo Z-9, anche lo Z-19/19E, presenta una soluzione di coda Fenestron, sistema che conferisce maggiore isolamento acustico, a garanzia del supporto di avanscoperta che fornirà allo Z-10 a cui spetterà il ruolo di elicottero d’attacco pesante.

Lo Z-19 ha un’autonomia stimata di 700 chilometri ed una velocità di crociera di 245 chilometri all'ora. Al di là dei dati tecnici e delle caratteristiche principali, alcune delle quali sconosciute, i cinesi hanno immesso sul mercato una piattaforma potenzialmente di successo, considerando il basso costo. Lo Z-19E si indirizza proprio ai paesi che non hanno grandi budget ed alla ricerca di un'alternativa più economica agli elicotteri pesanti. Da rilevare che i nuovi Z-19 in servizio con i cinesi escano dalla catena di montaggio con il radar installato sopra il rotore principale, conferendo quindi capacità di lanciare missili anticarro fire-and-forget. La versione per il mercato estero non prevede questa possibilità, sebbene mantenga parte dell’avionica del modello regolare cinese.

Il nome di battaglia dello Z-19 è “Hei Xuan Feng”, “Vortice Nero”. Hei Xuan Feng era il soprannome di Li Kui, uno dei 36 “Spiriti Celesti” protagonisti de “I Briganti”, uno dei quattro grandi romanzi classici cinesi. Anche l’elicottero d’assalto Z-10 ha ricevuto il nome di uno “Spirito Celeste”: Pi Li Huo, soprannominato “Qin Ming”, "Tuono".

(foto: MIL.HUANQIU.COM)