Coalizione anti Isis: Francia autorizza missioni in Siria, Australia pronta ad inviare caccia. Renzi: "iniziative spot"

(di Franco Iacch)
09/09/15

Due Rafale francesi hanno condotto i primi voli di ricognizione sul territorio siriano. I caccia hanno volato sopra il Golfo Persico all'alba di ieri, secondo quanto affermato dal ministero della Difesa francese. La Francia sta già conducendo raid aerei contro l’Isis in Iraq, a sostegno della coalizione guidata dagli Stati Uniti, nell’operazione soprannominata “Inherent Resolve”.

A Francia, Canada, Stati Uniti e Gran Bretagna potrebbe presto unirsi anche l’Australia, secondo quanto affermato poche ore fa dal primo ministro Tony Abbott. "Il governo ha autorizzato i nostri raid contro l’Isis anche in Siria. Non può esserci stabilità in Medio Oriente fino a quando non avremo estirpato la piaga Daesh. Fino ad oggi le nostre forze armate hanno combattuto i terroristi in Iraq, adesso abbiamo bisogno che lo facciano anche in Siria”.

Gli Stati Uniti, oltre ai raid, operano in Siria anche sotto un duplice aspetto: sostegno e formazione della cosiddetta "opposizione moderata". Da rilevare che la coalizione non ha ricevuto l'approvazione da Damasco. Questo significa che il profilo di missione richiederà un particolare grado tecnologico per evitare le difese ed i caccia siriani.

L’Italia, infine, sembra essersi definitivamente defilata dai raid (e forse è meglio così, considerando che contro gli obiettivi terrestri dovremmo inviare i Tornado, discorso diverso se attuassimo operazioni di air superiority o di intelligence).

Le iniziative spot servono e non servono – ha affermato il premier Renzi – serve un progetto a lungo termine.

(foto: Armée de l'air)