Air Force, Marina ed Esercito: tutti vogliono le armi laser

(di Franco Iacch)
18/08/15

Tutti i rami delle forze armate desiderano armi laser, ma non tutti le vogliono per le stesse missioni. Interessante approfondimento quello pubblicato su Breakingdefense.com sulle ricerche del Pentagono sulle armi laser.

“L'USAF sta perseguendo un duplice approccio: un laser per la cannoniera AC-130 ed un altro per l’F-15E Strike Eagle. Nessuno dei due è stato concepito per il sistema di difesa missilistica, Santo Graal per l'Esercito e la Marina. L'Air Force, invece, vorrebbe un laser per abbattere vettori nemici e, in ultima analisi, obiettivi di terra”.

Inutile rilevare gli ostacoli tecnici per le applicazioni tattiche del laser dell’Air Force.

“Tecnicamente è molto più facile adattare un'arma laser su un vettore terrestre o su una nave della Marina. Basti pensare alla prima e unica arma laser operativa al mondo installata sulla USS Ponce (foto), nave da 17.000 tonnellate. Al contrario, l'AC-130J pesa ‘soltanto’ 82 tonnellate a pieno carico. L'F-15E appena 40”.

Analizzando il fine tattico dei laser per l'Esercito, il Corpo dei Marine e la Marina, come l’High-Energy Laser Mobile Demonstrator, il Ground-Based Air Defense e il Laser Weapon System, si intuisce che sono stati progettati per fine difensivi. L'obiettivo finale è un laser con la potenza e la capacità (quindi la portata) di abbattere i missili balistici e da crociera in arrivo, proteggere una base, unità di terra o una task force navale.

Il laser dell’Air Force è più aggressivo. L’opzione laser sulla cannoniera AC-130 significherebbe possedere un’arma precisa arma distruttiva, molto più letale dei sistemi convenzionali.

“Colpire un bersaglio con l’energia diretta (in riferimento all’F-15) in un contesto aria-aria, significa colpirlo in millisecondi e non più in minuti”
Un missile aria-aria AIM-120 AMRAAM vola a circa 3.000 miglia all'ora, anche se il reale dato è classificato. Un laser, invece, si “muove” alla velocità della luce, cioè 186.000 miglia al secondo.

“Con un solo gallone di ‘gas’, potremmo colpire decine di obiettivi. Invece di trasportare una mezza dozzina di missili supersonici, un aereo potrebbe sparare centinaia di colpi laser, prima di essere rifornito da un aereo cisterna. In questo modo, la sua missione non sarebbe limitata al carico delle armi. Poiché i laser possono sparare un numero infinito di colpi alla velocità della luce, sono l'ideale per intercettare le minacce ad alta velocità”.

Appare evidente il diverso approccio dell’Air Force rispetto alla Marina ed all’Esercito. Piuttosto che cercare di proteggere una nave, una base o una flotta, l'USAF si concentra sull’auto-protezione del singolo aeromobile che trasporta il laser. L'Air Force vorrebbe un laser multiuso: armi difensive / offensive che possano sparare in modalità a basso consumo per l'auto-difesa, in modalità offensiva non letale (per bruciare sensori o motori) ed, infine, in modalità letale.

L’Air Force conta di testare entro i prossimi cinque anni i primi laser aviotrasportabili da 150 kW.
La tabella di marcia dell’Air Force Research Laboratory prevede un piano di sviluppo in tre fasi.
Il sistema difensivo SHIELD, che dovrà dimostrare la capacità di auto-difesa delle armi laser, sarà testato entro il 2020. Nel 2022 è previsto il primo test per un sistema difensivo laser a lungo raggio da 100 kilowatt.

Entro il 2024, infine, sarà testato un sistema offensivo da 300 kilowatt, in grado di distruggere aerei nemici e obiettivi terrestri a lunga distanza.

Qualora dovessero realmente funzionare, le prime armi laser “tascabili” potrebbero anche equipaggiare gli F-22 o gli F-35, ma non si potrà sperare di certo di vederli integrati nella cellula. Ciò significa che sia il Raptor che il Lightning II potranno, tra 10 o 15 anni, trasportare delle armi laser, ma a discapito della furtività della loro cellula, non progettata per aver implementato dei sistemi ad energia. Ad ogni modo, appare evidente che lo stato dell’arte delle armi laser non sarà raggiunto prima del 2040-2050, in teoria pronte per il futuro caccia di sesta generazione, in fase di progettazione.

(foto: US Navy / US DoD)