È la fine per l'F-15 e l'F-18? Dipende dalla portata degli aiuti militari USA ad Israele

(di Franco Iacch)
08/09/16

Il destino del Boeing F/A-18 Hornet e dell’F-15 Eagle è ancora nelle mani di Israele. Nati alla fine degli anni ’70 come integratori a basso costo del caccia da superiorità aerea F-15 e della piattaforma missilistica F-14 Tomcat, F-16 e F-18 si sono evoluti negli anni, divenendo delle piattaforme estremamente capaci. Basti pensare che l’F/A-18E/F Super Hornet è una cellula praticamente diversa rispetto al progetto originale. L’F-16, invece, si è evoluto da dogfighter puro a basso costo in caccia multiruolo.

Nonostante siano amati dai piloti, restano comunque dei progetti che risalgono a quasi 50 anni fa: basti pensare che il primo volo dell’F-16 è datato due febbraio 1972 e l’F-35 ha già iniziato a soppiantare sul mercato internazionale le due piattaforme.

La U.S. Navy acquisterà altri sedici Super Hornet (foto a dx), con fondi equamente divisi nell’anno fiscale 2017/2018. Dal 2019, la Marina stornerà i fondi esclusivamente per la nuova flotta F-35C. L’Air Force, invece, ha già da anni intrapreso tale linea. Tradotto significa che entrambi i velivoli dovranno necessariamente trovare degli acquirenti internazionali per mantenere aperte le rispettive linee di produzione.

Sempre più incerto il destino dell’F-15 Eagle. Il problema nasce per l’opposizione ufficiale di Israele contro la possibile fornitura di 72 F-15E Strike Eagle al Qatar. Secondo Israele, il Qatar sosterrebbe le organizzazioni islamiche sunnite estreme ed aiuterebbe direttamente Hamas. Espressa preoccupazione anche per i 28 Super Hornet richiesti dal Kuwait.

La capacità di firmare nuovi accordi con la Boeing, dipende dalla portata finale del nuovo pacchetto di aiuti degli Stati Uniti che sarà formalizzato nelle prossime settimane. L’aviazione israeliana sarebbe fortemente interessata a due nuovi squadroni di F-15I equipaggiati con radar AESA. Costo complessivo dell’operazione stimato in dieci miliardi di dollari

Se gli Usa dovessero elargire forniture militari per 40 miliardi di dollari (2018/2028), Israele garantirà l’investimento soltanto per gli F-35. Se, invece, Israele dovesse ottenere forniture per un valore di 50 miliardi di dollari, allora sarà in grado di acquistare altri due squadroni di F-15I.

Il programma di assistenza militare è attualmente fissato a 3 miliardi di dollari l'anno. L’attuale memorandum of understanding scadrà nel 2018. Israele chiede aiuti militari con budget ritoccato a 4/4,5 miliardi di dollari l’anno.

L'amministrazione Obama vorrebbe cementare un nuovo accordo decennale con Israele prima della fine del mandato, soprattutto dopo aver raggiunto un accordo nucleare con l'Iran, fortemente osteggiato da Gerusalemme. Il Senato ha già proposto di prendere in considerazione un aumento dei fondi per i programmi congiunti di difesa missilistica. Gli Stati Uniti hanno sviluppato o finanziato congiuntamente tutti e tre i livelli di difesa missilistica di Israele: Iron Dome (corto raggio), David's Sling (medio raggio) ed Arrow (lungo raggio).

(foto: Boeing / U.S. Navy / Israeli Air Force)