Crisi Mediterraneo: cosa non si dice di questa "emergenza temporanea"

26/04/15

Di fronte ad un pericolo imminente che mette a rischio centinaia di vite umane non ci sono considerazioni personali o posizioni politiche che tengano: bisogna intervenire tempestivamente e con ogni mezzo disponibile. A distanza di anni tuttavia la crisi è quotidiana e non accenna a migliorare.

Perché si raccontano solo le tragedie ed altri aspetti, anche meritevoli, non vengono adeguatamente diffusi?

Lo scorso anno quasi un quarto dei salvataggi di migranti nel Mediterraneo è stato effettuato da navi della marina mercantile. Ripetiamolo, di fronte alla vita umana non ci sono interessi che prevalgano, se però un emergenza viene cronicizzata ed i costi fatti ricadere su un settore fondamentale per l'intera economia nazionale, qualche valutazione più complessa su quanto accade nel Mediterraneo va fatta.

Dopo aver appreso alcuni dati "sorprendenti" - perché in tanto clamore quotidiano sui migranti rimanevano nascosti - ho deciso di chiedere due interviste: una al capo servizio politica dei trasporti di Confitarma (Confederazione Italiana Armatori), Luca Sisto, ed una al presidente dell'Istituto Italiano di Navigazione, Palmira Petrocelli.

Credo che, come me, imparerete qualcosa di nuovo sul nostro Paese.

Andrea Cucco