La più grande esercitazione militare condotta dalla fine della ‘guerra fredda’: cosa vuole dirci la Russia con le sue grandi manovre?

(di Davide Bartoccini)
18/09/17

Si chiama ZAPAD 2017 - letteralmente ‘OVEST’ - ed è l’esercitazione congiunta con le forze armate bielorusse che simula la neutralizzazione di una teorica rivolta armata finanziata da un Paese immaginario identificata con il nome di ‘Veishnoria’ e ‘piani di emergenza per un conflitto a livello globale’.

Iniziata nelle prime ore del 14 settembre - tutt'ora in corso - vede coinvolti a terra, in aria ed in mare, dodicimila uomini, comprese 7.200 unità dell’esercito bielorusso, 680 veicoli di cui 250 MBT (Main Battle Tank) - compresi i T-14 ‘Armata’ di ultima generazione - navi da guerra della Flotta del Baltico e 70 tra aerei ed elicotteri da combattimento come i caccia SU-27 ed elicotteri d’attacco KA-52 ‘Alligator’.

Secondo il presidente ucraino Petro Poroshenko, Zapad-2017 potrebbe essere soltanto un preludio per l'invasione dell’Ucraina - e Kiev ha intensificato la sicurezza dei propri confini; ma l’idea più comune è che questa sia una dimostrazione di forza della Federazione Russa in congiunzione con l’ex paese satellite con il quale, nonostante le frequenti dispute commerciali, sta stringendo un forte legame.

La risposta della NATO

La NATO, che da sempre si preoccupa delle manovre militari su vasta scala condotte dal Cremlino e possiede un apposito programma di ‘Air Policing' (BAP, Baltic Air Policing) a tutela delle repubbliche baltiche, ha schierato quattro battaglioni per un totale 4.530 unità tra Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania, ai confini con Bielorussia e Russia. Per osservare e rispondere all’ingente spiegamento di forze.

La più grande esercitazione russa dalla guerra fredda

L’esercitazione ‘Ovest’ è l’ultimo capitolo di una serie di manovre militare effettuate dall’Unione Sovietica sotto il medesimo nome ‘Zapad’ dagli anni ’70 fino al crollo del comunismo e alla dissoluzione dell’URSS.

Il programma di addestramento Zapad è ripreso nel 1999 e ampliato per volere del presidente russo Vladimir V. Putin diventando la più grande esercitazione condotta dalle forze armate russe dalla caduta della ‘cortina di ferro’.

Secondo le dichiarazioni del Cremlino tutta l’esercitazione si svolgerà secondo la più completa trasparenza.

ANACONDA: le ultime manovre NATO

La più recente esercitazione su vasta scala condotta dalla NATO, ANACONDA-16, aveva coinvolto sul suolo della Polonia 31.000 soldati da 19 Paesi Nato, più 5 dai Paesi partner. Quella che Mosca considerò una ‘provocazione’ vide schierati in ‘simulazione difensiva’ 31.000 unità coadiuvate da tremila mezzi, 105 aerei e 12 unità navali in quella che venne ribattezzata ‘l’invasione della Polonia’ (v.articolo).

In quello occasione il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, commentò gli 'eccessivi' movimenti della NATO lungo i propri confini dichiarando: “Non nascondiamo il nostro atteggiamento negativo nei confronti dei movimenti militari della Nato vicino ai nostri confini. Invochiamo il diritto della Russia di garantire la sua sicurezza con tutte le misure adeguate. Siamo sicuri che i nostri vicini capiranno”.

(foto: MoD Fed. russa)