Viterbo: 200 nuovi marescialli dell'Esercito

(di Stato Maggiore Esercito)
07/10/16

Nei giorni scorsi, nella splendida cornice della Caserma “Soccorso Saloni” sede della scuola sottufficiali dell’Esercito, duecento allievi marescialli, tra i quali diciotto donne, del 17° corso “Coraggio”, hanno ricevuto i gradi di maresciallo al termine del biennio formativo.

All’evento, presieduto dal comandante dell’istituto di formazione viterbese, generale di brigata Gabriele Toscani De Col, erano presenti numerose autorità militari, istituzionali locali, civili e religiose. Significativa la consueta, sentita partecipazione dei familiari e degli amici degli allievi neo-promossi che, provenienti dalle diverse regioni d'Italia, hanno preso parte, attivamente, all’ emozionante cerimonia consegnando personalmente il grado di maresciallo ai propri congiunti.

Il generale Toscani De Col, rivolgendosi ai neo-marescialli, futuri comandanti di plotone della forza armata ha sottolineato che “il grado che indossate, come certamente sapete, vi conferisce l’autorità formale, il rispetto, che da solo non sarà sufficiente ad esercitare in maniera efficace il vostro ruolo di comandanti. Per essere dei bravi comandanti ci vuole anche l’autorevolezza, la rispettabilità, e questa non risiede in noi stessi ma va conquistata”.

Dopo la premiazione degli allievi che si sono distinti nelle diverse discipline durante il biennio di studi, ha avuto luogo il cambio del comandante del reggimento allievi marescialli. Il colonnello Flavio Lauri, dopo oltre due anni, ha lasciato la guida del reggimento per assumere un altro incarico presso il Centro di Simulazione e Validazione dell'Esercito di Civitavecchia (CESIVA). Al suo posto è subentrato il colonnello Raffaele Vladimir Forgione, proveniente dal Comando Militare della Capitale.

I neo marescialli, che hanno superato nei giorni scorsi l'esame di immissione in ruolo, lasceranno la Scuola Sottufficiali di Viterbo il prossimo mese di gennaio per raggiungere le Scuole d’Arma e Specialità dove completeranno il loro iter formativo triennale, al termine del quale 183 di loro conseguiranno la laurea in “Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali” e 17 quella in “Infermieristica”.