L’Esercito interviene in Umbria per il disinnesco di tre ordigni ravvicinati

(di Stato Maggiore Esercito)
10/10/18

Gli artificieri dell’Esercito hanno provveduto ieri al disinnesco e al successivo brillamento di tre ordigni, dotati di congegni non convenzionali e dal peso di 100 kg ciascuno. Le attività sono state condotte dagli specialisti provenienti dal 6° reggimento Genio di Roma e in coordinamento con la prefettura di Perugia.

I tre ordigni, trovati durante i lavori di scavo presso la frazione di Bocca Trabaria di San Giustino, sono i primi residuati bellici rinvenuti in Italia che presentano al loro interno dei meccanismi di attivazione non convenzionali.

Le operazioni sono iniziate alle ore 09:30 con la completa evacuazione dell’area in modo da permettere agli artificieri di rimuovere le spolette, impiegando un robot a controllo remoto. Successivamente i tre ordigni sono stati caricati su mezzi militari per il trasporto in una cava situata presso il comune di Manziana, dove sono stati fatti brillare alle ore 16:30.

L’operazione, che si differenzia dalle precedenti per la presenza all’interno delle bombe di congegni non convenzionali, è stata possibile grazie all’addestramento e al continuo aggiornamento degli artificieri dell’Esercito, che grazie alla loro capacità duale, sono in grado di operare in Patria e all’estero.

Dall’inizio dell’anno gli artificieri dell’Esercito hanno rimosso e distrutto oltre 800 ordigni esplosivi, rinvenuti in tutta Italia, mentre lo scorso anno sono stati bonificati oltre 2.100 residuati bellici.