Incontro tra il sottufficiale di corpo dell’Esercito e i sottufficiali di corpo dei vertici d’area

(di Stato Maggiore Esercito)
17/04/24

Presso la Sala “DIAZ” di Palazzo Esercito, il primo luogotenente Michele Romano, sottufficiale di corpo dell’Esercito, ha incontrato i sottufficiali di corpo dei vertici d’area dell’Esercito.

Dopo l’indirizzo di saluto del signor capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Carmine Masiello, hanno avuto inizio i lavori del consesso con l’introduzione del sottufficiale di corpo dell’Esercito, il quale, dopo aver condiviso la “consapevolezza” che non vi è una “lingua comune” per quanto attiene la “funzione” del sottufficiale di corpo, ha messo in evidenza l’importanza della “comunicazione” al fine di infondere la “cultura” di tale ruolo a tutti i livelli.

A seguire, gli interventi del sottufficiale di corpo del comando logistico, primo luogotenente Luigi Raiola, di COMFOTER-SPT, primo luogotenente. Marco Puzzer, del COMFOP-Nord, primo luogotenente Rosario Scuoppo, di COMFOTER, primo luogotenente Vito Fontana, dello SME, primo luogotenente Giuseppe Carvelli, di COMFOP-Sud, primo luogotenente Nunzio Barone, del Com-TA, primo luogotenente Tullio Milan, di NRDC-IT, primo maresciallo Stefano Genco, di COMFORDOT, primo maresciallo Saverio Violanti.

Gli intervenuti, dopo una breve presentazione dei propri comandi, hanno condiviso le loro esperienze nell’incarico, con particolare riferimento al ruolo dei sottufficiali, dei graduati e dei volontari, ponendo il focus su talune questioni meritevoli di approfondimento.

Tra gli argomenti trattati, oltre alla “Direttiva 1034”, si è discusso dell’importanza di favorire il “team working” e l’approccio “open minded” oltre alle differenze tra “mission command” e “empowerment”. È stata altresì approfondita la responsabilità del sottufficiale di corpo quale “risorsa preziosa” per i comandanti di corpo, per tutti gli aspetti connessi con l’etica, il benessere, il morale e il profilo disciplinare del personale effettivo al reparto, nonché per il raggiungimento degli obiettivi del capo di stato maggiore dell’Esercito, con particolare riferimento all’addestramento e ai valori.

Nel suo intervento il primo luogotenente Romano ha ribadito che il sottufficiale di corpo deve guadagnarsi la fiducia del comandante e di tutti gli uomini e le donne del proprio reparto e può riuscirvi solo agendo con lealtà, trasparenza, senso di responsabilità e, soprattutto, con l’esempio.