Il corso Iasd, una eccellenza nel panorama formativo del mondo militare... e non solo

(di Marco Valerio Verni)
01/07/16

Si è conclusa lo scorso venerdì 17 giugno a Roma nella splendida cornice di Palazzo Salviati, sede del Casd (Centro Alti Studi per la Difesa), la 67^ sessione ordinaria (15^ sessione speciale) dell'Istituto Alti Studi per la Difesa.

Presenti alla cerimonia (svoltasi a suggellare la fine delle attività formative per l'anno accademico in corso, ivi compresa quella afferente al diciottesimo corso dell'Istituto di Stato Maggiore Interforze- ISSMI), il sottosegretario alla Difesa, on. Gioacchino Alfano (che, tra l'altro, ha espresso parole di vivo apprezzamento per l'alto standard raggiunto dai frequentatori), il capo di stato maggiore della Difesa, gen. Claudio Graziano e, naturalmente, il presidente del Centro, gen. c.a. Massimiliano Del Casale.

Il corso Iasd, che costituisce il massimo momento di alta formazione per la dirigenza militare e civile della Difesa e del Corpo della Guardia di Finanza, ha visto anche in questa edizione, sulla falsariga delle esperienze precedenti, la partecipazione di esponenti delle Istituzioni dello Stato, di dirigenti delle diverse realtà economiche, sociali ed istituzionali del Paese, nonchè di qualificati esponenti delle libere professioni, arricchita dalla presenza di ufficiali di Paesi alleati ed amici, provenienti dall'Afghanistan, dall'Albania, dall'Algeria, dal Brasile, dalla Cina, dall'Egitto, dalla Francia, dalla Germania, dal Gibuti, dalla Giordania, dall'Iraq, dal Libano, dalla Macedonia, dalla Malesia, dalla Nigeria, dal Niger, dal Pakistan, dal Senegal e dagli Usa.

Esso si è snodato in due fasi: la prima, "a distanza" (dal 12 Ottobre 2015 al 6 Gennaio 2016), durante la quale i frequentatori si sono dedicati allo studio preparatorio per i successivi seminari della seguente fase (seconda) che, invece, ha visto i partecipanti impegnati in un ciclo di conferenze e tavole rotonde volte a far acquisire loro la capacità di valutare ed analizzare problematiche di carattere strategico, riguardanti la sfera della politica di Difesa e sicurezza, le relazioni ed il diritto internazionali, la sociologia e la comunicazione, la scienza dell'organizzazione, la politica economico-industriale, il peace-keeping e lo humanitarian law and arms control.

Inoltre, dal 30 marzo al 6 maggio, le attività ordinarie sono state integrate dall'International Capstone Course (ICC), che ha permesso ai partecipanti (tra i quali, alcuni ufficiali generali di brigata e colonnelli stranieri, destinati a ricoprire posizioni di vertice nelle loro Nazioni) di incrementare ed approfondire i rapporti con le istituzioni militari tra i diversi Paesi ed apprendere la peculiare percezione o prospettiva italiana sui temi della sicurezza internazionale.

Il tutto, arricchito da visite a comandi ed unità operative delle forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento militare, nonché ad organismi ed enti istituzionali nazionali ed internazionali (Bruxelles e Parigi: in quest'ultima città, alcuni ufficiali hanno partecipato ai lavori della 16^ C4 Conference svoltasi presso il CHEM- Centre des Hautes Etudes Militaires) di elevato interesse sotto il profilo tecnico-professionale.

Una eccellenza formativa del nostro Paese, insomma, destinata a diventare ancora più centrale nel curriculum professionale delle massime cariche istituzionali civili e militari, delle realtà imprenditoriali, industriali e delle libere professioni, stante il carattere sempre più comprehensive approach oriented del sistema sicurezza nazionale, anche sulla scorta di quanto previsto dal "Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa" presentato dal ministro Pinotti lo scorso anno, incentrato, tra l'altro, proprio su una significativa riforma volta a realizzare una maggiore integrazione interna del sistema-Difesa, migliorandole, in tale ottica, l'attuale modello professionale.