Alpini e Chasseur alla “Cerces 2021”

(di Stato Maggiore Esercito)
04/12/21

Si è conclusa presso il Massiccio dei Cerces, sulle Alpi francesi, l’esercitazione “Cerces 2021”, che ha visto la partecipazione dell’Esercito Italiano con assetti del 9° reggimento alpini dell’Aquila e del 32° reggimento genio di Fossano.

L'esercitazione pluriarma dell'Armée de Terre ha coinvolto tutte le unità della 27ª BIM (brigade d’infanterie de montagne), e ha visto gli alpini del 9° reggimento e i guastatori del 32° affiancarsi agli chasseurs alpins del 13ebataillon di Barby, in una serie di esercizi tattici e prove di tiro con armi individuali e di reparto.

Lo scambio di esperienze nell’impiego di armi ed equipaggiamenti e l’integrazione delle procedure tattiche utilizzate dai reparti dei due Paesi, contribuisce ad incrementare l’interoperabilità e il coordinamento sia a livello addestrativo sia a livello operativo, soprattutto nel cosiddetto "Mountain Warfare", ossia la capacità di muovere e combattere in ambiente montano mediante l’impiego combinato di assetti di fanteria leggera, artiglieria, genio e unità esploranti sfruttando l’innata autonomia operativa delle truppe da montagna.

In un contesto come quello montano infatti, per sua natura compartimentato, il concetto di “combined arms” rappresenta una necessità oggettiva per raggiungere gli obiettivi assegnati implementando i complessi di arma base con assetti delle diverse specialità in grado di essere determinanti nello specifico ambiente operativo.

L’attività è stata condotta, a seguito di accordi bilaterali italo–francesi, nell’ambito del progetto Not Standing Bi-National Brigade Command (NSBNBC) - che prevede la costituzione di un comando brigata bi-nazionale non permanente e periodiche esercitazioni tra le unità della brigata alpina “Taurinense” e i colleghi d'oltralpe della 27ª brigata di fanteria da montagna francese - e che ne ha visto l’impiego all’estero nell’operazione UNIFIL in Libano nel 2015-16.