Operazione Atalanta: fregata Espero partecipa a intervento antipirateria a favore di un mercantile

(di Stato Maggiore Difesa)
10/04/17

​L'altra sera, nelle acque del Golfo di Aden, la fregata Espero della Marina Militare, inserita nel dispositivo antipirateria europeo- operazione Atalanta, è intervenuta nel contrasto di un’azione di pirateria portata ai danni di un mercantile di bandiera polinesiana.

La nave mercantile navigava nel corridoio di transito consigliato, quando è stata avvicinata da uno skiff, imbarcazione veloce tipica dell’area, condotto presumibilmente da 4 pirati, armati di kalashnikov, nei pressi della costa Est della Somalia.
L’equipaggio si è rifugiato nella cittadella facendo partire un messaggio di richiesta soccorso, mentre 3 pirati sono saliti a bordo cercando di prendere possesso della nave.

Nave Espero è intervenuta insieme ad altre navi militari facenti parte del dispositivo internazionale di contrasto pirateria che opera nel golfo di Aden. Tra queste, il cacciatorpediniere Tippu Sultan, della marina pakistana, prima nave a giungere in zona, la fregata Yulin, della marina cinese, il cacciatorpediniere Mumbai, della marina indiana, l’incrociatore americano Hue City e nave Espero.
L'intervento di una squadra di sicurezza appartenente alla fregata cinese, ha poi fermato materialmente i 3 pirati.

L’evento è indicativo di una minaccia ancora presente nell’area, dove bande criminali sono ancora dedite alla pirateria, vista come facile fonte di guadagno. Pertanto il transito nell’area è ancora considerato un rischio per la sicurezza degli equipaggi ed è per questo che l’area è ancora pattugliata dai diversi dispositivi nazionali e internazionali, tra cui l’EUNAVFOR Atalanta, a cui partecipa nave Espero.

L’intervento per la messa in sicurezza della nave è stato il risultato di un efficace coordinamento tra le marine di diversi paesi, che in zona hanno sviluppato procedure per lavorare insieme e contrastare il fenomeno della pirateria marittima.