Nave Grecale termina il suo impegno nell'Operazione Irini

(di Stato Maggiore Difesa)
10/01/24

Più di 16 mila miglia percorse e oltre 1400 ore di moto: questi i numeri che hanno caratterizzato la partecipazione della fregata italiana alla missione European Naval Force in the Mediterranean (EUNAVFORMED) IRINI.

Dopo più di tre mesi trascorsi nelle acque del Mediterraneo Centrale, la fregata Grecale della Marina Militare ha terminato il suo impegno nella citata operazione europea, a rilevarla il pattugliatore Comandante Borsini​.

Il 29 settembre scorso, al comando del capitano di fregata Corrado Maddaluno, l’unità era salpata dal porto della Spezia, con un equipaggio di circa 160 marinai tra uomini e donne, entrando a far parte della task force ed in particolare del dispositivo navale multinazionale, contribuendo così in modo determinante alla sicurezza e alla libertà del traffico marittimo nelle acque del Mar Mediterraneo.

Tra i risultati da annoverare durante i quasi cento giorni di attività: il monitoraggio di 187 navi mercantili, il soccorso ad un natante in difficoltà con 25 persone a bordo, attività di cooperazione e addestramento con altre unità delle marine europee, tra le quali Nave Libeccio e l’unità greca HS Aegean.

All’attività operativa si è affiancata anche quella diplomatica e di rappresentanza di visite in sorgitori nazionali ed esteri tra cui La Valletta (MT), Catania, Atene e Napoli.

Per l’equipaggio di Nave Grecale si è conclusa una missione intensa. Dopo aver lasciato la zona di operazioni, lo scorso 5 gennaio la fregata italiana ed il suo equipaggio hanno fatto rientro nella base della Spezia dove sono stati accolti da numerosissimi parenti ed amici nonché da una rappresentanza della prima divisione navale: missione compiuta!​​