La "Taurinense” in Libano

(di Stato Maggiore Esercito)
24/09/15

Si è svolta oggi a Torino, presso la caserma "Monte Grappa"  la cerimonia di saluto della brigata alpina "Taurinense" che, dal prossimo mese di ottobre, al comando del generale di brigata Franco Federici, sarà impiegata in Libano nell'ambito di UNIFIL la missione internazionale di sicurezza e assistenza che opera su mandato delle Nazioni Unite.

Il contingente su base "Taurinense" sarà costituito da unità tratte dal 9° reggimento alpini de l'Aquila, dal reggimento Nizza Cavalleria (1°) di Bellinzago Novarese, dal 32° reggimento genio guastatori di Torino, dal reggimento Logistico "Taurinense" di Rivoli integrato da altre unità specialistiche dell'Esercito Italiano. In Libano, a fianco dei militari italiani, opereranno militari di altre 12 Nazioni.

In ottemperanza alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 425 del 1978, n. 1701 del 2006 e n. 1832 del 2008, i compiti di UNIFIL sono di assistere il governo libanese ad esercitare la propria sovranità sul territorio e a garantire la sicurezza dei propri confini, in particolare dei valichi di frontiera con lo Stato di Israele.

UNIFIL, inoltre, ha lo scopo di sostenere le forze armate libanesi nelle operazioni di sicurezza e stabilizzazione dell'area, allo scopo di prevenire un ritorno delle ostilità e creare le condizioni per una pace duratura.

L'impiego in Libano costituirà, inoltre, il "battesimo operativo" del neo-costituito comando Brigata italo-francese che, concepito dai due Paesi nel 2009 quale strumento di una nuova strategia europea di sicurezza, ha ottenuto la certificazione della piena capacità operativa nel febbraio di quest'anno, dopo un intenso iter addestrativo e di standardizzazione.

Alla cerimonia, che ha visto schierati lo stendardo del Nizza Cavalleria (1°) e la bandiera di guerra del reggimento logistico "Taurinense", hanno presenziato numerose autorità civili, religiose e militari, fra cui il generale Alberto Primicerj, comandante delle forze operative terrestri ed il generale Federico Bonato, comandante delle truppe alpine.​