Nave Magnaghi ormeggia a La Spezia dopo un’attività durata 150 giorni

(di Marina Militare)
26/10/23

​Il 18 ottobre, Nave Ammiraglio Magnaghi ha fatto ritorno nel porto della Spezia concludendo la campagna idro-oceanografica 2023.

Tale campagna ha visto nel complesso le tre unità idrografiche – Magnaghi, Aretusa e Galatea – sviluppare un ampio e articolato programma di attività. Hanno operato nei mari Adriatico e Tirreno, per l’aggiornamento di sette differenti carte nautiche del portafoglio cartografico nazionale di settore e hanno condotto, come di consueto, un qualificante monitoraggio oceanografico.

Il contributo di Nave Magnaghi, al comando del capitano di fregata Stefano Derudas, ha visto l’unità partire il 18 maggio dal sorgitore spezzino facendovi ritorno dopo 150 giorni in cui è stata impegnata a sviluppare attività in mare funzionali all’aggiornamento delle carte nautiche numero 24 e numero 322 del portafogli cartografico nazionale.

Prezioso risultato raggiunto nel 2023 riguarda la chiusura dei rilievi inerenti l’aggiornamento di una carta nautica relativa ad un’area di mare particolarmente complessa per orografia e andamento fondali come la carta nautica numero 24 - da Roccella Ionica a capo Rizzuto; il coronamento di un impegnativo lavoro di respiro pluriennale che aveva visto l’unità operare già da tempo nelle acque calabro ioniche.

Durante la campagna non sono mancate le collaborazioni sia con le Università sia con le componenti idro-oceanografica di altre marine e nazioni.

Dal 26 al 28 di luglio, il personale idrografo di bordo è stato protagonista di un progetto con l’Università di Bari che lo ha visto operare nelle acque del Mar Ionio antistanti il porto di Taranto, in un’attività di campionamento per la ricerca di inquinanti e microplastiche nella colonna d’acqua e nei sedimenti del fondale. Le collaborazioni internazionali hanno invece visto affiancare al personale specialista di bordo, un ufficiale della marina albanese e tre ufficiali della marina tunisina, tutti brevettati idrografi.

Grazie alla moderna strumentazione imbarcata per la mappatura tridimensionale dei fondali marini, per la determinazione dei parametri chimico-fisici della colonna d’acqua ed il campionamento diretto del fondali, Nave Magnaghi è stata in grado, di raccogliere e validare dati per la realizzazione non solo di prodotti cartografici inerenti l’area di interesse ma anche informazioni utili all’aggiornamento delle locali pubblicazioni nautiche e allo studio sia della natura del fondale, con particolare attenzione alla sua morfologia, sia delle escursioni di marea. Con tecniche network real time kinematic (NRTK), che permettono l’utilizzo di ricevitori GPS per determinare la posizione di oggetti a terra, sono state inoltre ricostruite le linee di costa e determinate le posizioni dei punti cospicui delle carte assegnate.

Nei prossimi mesi, mentre l’unità si fermerà per le manutenzioni, gli idrografi di bordo saranno impegnati nella seconda elaborazione dei dati acquisiti durante l’intera estate che, insieme alle attività di prima valorizzazione dati già condotta nell’istante successiva la raccolta, permetterà di correlare tutte le informazioni rilevate e trasformare i “dati grezzi” in prodotti finiti. Questi verranno poi condivisi con l’Istituto Idrografico della Marina che provvederà prima a inserirli nei propri database e successivamente a trasformarli in prodotti e carte nautiche indispensabili per una conduzione in sicurezza della navigazione.