Martedì 24 maggio 2016 nel Golfo di Taranto il cacciatorpediniere Andrea Doria ha effettuato il suo primo lancio di un siluro MU90.
Il MU90 è una moderna arma subacquea in dotazione alle navi della Marina con capacità anti sommergibile, realizzato in cooperazione tra Italia e Francia mediante la fusione dei progetti già avviati del siluro Murene (Thompson e DCN St. Tropez) e dell’A290 (Whitehead Alenia Sistemi Subacquei).
Il MU90 appartiene alla famiglia dei “siluri leggeri” ovvero lanciabili sia da nave che da elicottero.
Le spiccate capacità di ricerca e discriminazione del bersaglio, la resistenza alle contromisure, l’elevata velocità, l’autonomia e le logiche di guida, sono tali da rendere questo tipo di siluro, un’arma subacquea estremamente efficace e performante che suscita l’interesse di molte marine in tutto il mondo.
Il lancio di un siluro è un operazione complessa che che richiede un lavoro di squadra tra la nave, la stazione navale (Maristanav Taranto), i palombari (personale del Nucleo SDAI) e il personale dell’Arsenale Militare per le attività di approntamento, imbarco e recupero.
Durante l'esercitazione la procedura di lancio vede l'inserimento di un contatto sonar fittizio sul computer di gestione del sistema di combattimento (CMS). Alla comparsa del contatto, in rapida sequenza, avviene la designazione del sistema d'arma, l'ordine di lancio e il fuoco. Il siluro viene sparato in mare dal tubo di lancio con un getto d'aria compressa e, una volta in mare, inizia la sua corsa verso il bersaglio.
In questo caso, dopo il lancio, il siluro attiva un galleggiante, si ferma ed emerge per essere recuperato dai palombari. All'interno del siluro da esercitazione è contenuto un dispositivo di registrazione, una specie di scatola nera, che registra tutti i parametri dell'operazione, informazioni molto importanti per valutare l'efficacia del lancio.
Per Nave Andrea Doria il lancio costituisce la prima attività del genere dalla consegna dell’unità. Queste attività sono molto importanti per addestrare il personale e verificare l'efficacia del sistema di combattimento.
