I palombari del Comsubin in immersione con Patrizia Maiorca al largo di Capo Passero

(di Marina Militare)
22/06/17

Nella giornata di ieri i palombari di Comsubin (Comando Subacquei ed Incursori) si sono immersi a 55 metri di profondità per ispezionare il relitto del sommergibile Veniero, affondato 92 anni fa con il suo equipaggio a 5 miglia da Capo Passero (Siracusa).

Per non dimenticare il sacrificio di questi marinai e ricordare contestualmente, a pochi mesi dalla sua scomparsa, Enzo Maiorca, il Gruppo Operativo Subacquei ha condotto l’immersione da bordo di Nave Anteo proprio nel giorno del  compleanno della medaglia d’oro al valor di Marina, insieme alla figlia, Patrizia Maiorca,  e al personale della Soprintendenza del mare della Regione Sicilia.

L’immersione si è svolta con la “tecnica della saturazione” sulla verticale del relitto, una particolare e complessa  attività subacquea che solo la Marina Militare è in grado di condurre in tutto il Mediterraneo e che rappresenta la massima espressione del professionismo subacqueo a livello mondiale.

Il prefetto di Siracusa, dott. Giuseppe Castaldo, accompagnato dal comandante del Comando Marittimo Sicilia, ha assistito alle fasi salienti a bordo di Nave Anteo e ha avuto modo di osservare così la professionalità dei palombari di Comsubin nella conduzione della particolare attività subacquea che ha una durata  complessiva di circa 104 ore (4 giorni e 8 ore).

L’immersione in saturazione svolta a Capo Passero ha permesso di controllare lo stato di conservazione del relitto e di effettuare una dettagliata mappatura del fondale adiacente.

L’attività svolta dal Gruppo Operativo Subacquei, vera e propria eccellenza in campo subacqueo del nostro Paese riconosciuta anche all’estero, rientra nell’ambito delle molteplici capacità che la Marina Militare pone al servizio della collettività nell’ambiente marino.