Nave Vieste ha messo a disposizione le elevate capacità di investigazione subacquea per la ricerca e localizzazione dei relitti di navi affondate durante il primo conflitto mondiale.
Grazie all’impiego di sistemi di ultima generazione è stato possibile condurre attività di ricerca a quote sinora mai raggiunte dai cacciamine. Le considerevoli performance dei sensori imbarcati sul AUV (Autonomous Underwater Vehicle) di cui l’unità è stata di recente dotata, hanno permesso di esplorare estesi tratti di mare in tempi contenuti, con un ottimo livello di dettaglio.
Le lunghe attività di ricerca e investigazione subacquea hanno portato alla localizzazione di un relitto finora non segnalato, adagiato sul fondo alla profondità di circa mille metri.
I risultati ottenuti hanno ancora una volta confermato le ottime capacità esprimibili dalla marina militare nel campo della ricerca ed investigazione subacquea, potenzialità che la forza armata mette sempre più spesso a disposizione della comunità, impegnando con costanza i propri uomini e mezzi nelle attività “duali”.
Fonte: Marina Militare