10.000 ore di volo per l’F-35 del 32° stormo

(di Aeronautica Militare)
07/08/22

Era il 12 dicembre 2016 quando per la prima volta un velivolo F-35 veniva assegnato ad un reparto operativo al di fuori degli Stati Uniti. Il primo F-35A atterrò sull'aeroporto di Amendola dando così inizio alla vita operativa del velivolo "omnirole" di 5^ Generazione in Italia ed in Europa. Oggi, poco piu di 5 anni dopo, i velivoli F35 del 32° stormo hanno raggiunto l'importante traguardo delle 10.000 ore di volo.

Dopo aver raggiunto le 5.000 ore di volo da meno di due anni, incessanti impegni nazionali ed internazionali hanno visto il 32° stormo proiettare il potere aereo in tutte le sue possibili declinazioni su più di un continente: dai Baltici ai deserti USA e Mediorientali, dall'Islanda all'Egeo, fino alla partecipazione presso molteplici saloni aeronautici di livello internazionale.

Tale importante traguardo è stato inoltre costellato di numerosissimi eventi addestrativi nazionali ed internazionali. Tempesta Perfetta tesa all'integrazione tra i sistemi d'arma di 4ª e 5ª generazione, ed a cui hanno partecipato nelle diverse edizioni Eurofighter, G-550 CAEW, Tornado e Predator. La Astral Knight 21, una "major exercise" mirata al potenziamento delle attività di coordinamento e di interoperabilità delle capacità aeree, marittime e terrestri, incrementando l'integrazione di comando e controllo. La Falcon Strike 21, esercitazione attagliata ad hoc alla 5^ Generazione, progettata presso la Base Aerea di Amendola e particolarmente apprezzata da tutte le Nazioni partecipanti.

Nondimeno meritevoli di attenzione sono state le molteplici attività addestrative che l'F-35B ha svolto sull'isola di Pantelleria, che hanno permesso di consolidare le capacità Air Expeditionary della Forza Armata simulando il rischieramento su basi cosiddette bare/austere (a ridotto supporto tecnico-logistico). Anche le attività joint effettuate con gli F-35B della Marina Militare a bordo della portaerei Cavour e con gli F-35B del U.S. Marine Corps (USMC) a bordo della HMC Queen Elizabeth, portaerei della Marina Militare britannica, meritano una particolare menzione, così come lo merita l'esercitazione Thunder che si è svolta in Islanda pochi giorni fa, che ha ratificato – di fatto – il primo rischieramento estero del velivolo omniruolo nella versione STOVL (Short Take Off and Vertical Landing) in aree remote ed ambienti semi/non permissivi caratterizzati da climi rigidi, con l'impiego di un pacchetto di forze di intervento rapido e dal minimo impatto logistico.

Il 32° stormo poi, che già dal marzo 2018 contribuisce alla Difesa Aerea nazionale, partecipa dal 27 gennaio 2022 anche al servizio NATO QRA (Quick Reaction Alert), a difesa dello Spazio Aereo sul fianco est dell'Alleanza Atlantica, quale tappa del percorso volto al raggiungimento della Full Operational Capability (F.O.C.).

Il colonnello Pilota Roberto Massarotto, comandante del 32° stormo, nel complimentarsi con l'intero reparto per quanto raggiunto, ha evidenziato che "le tappe simboliche sono solo l'occasione per celebrare gli obiettivi concreti da perseguire ad esse sottese. L'impegno ed il sacrificio che quotidianamente il personale del Reparto assicura, diventa misurabile anche attraverso la celebrazione di questi momenti. L'indiscussa professionalità e prontezza dimostrata, spesso dietro le quinte, è funzionale a rendere la Forza Armata un'istituzione sempre più coesa e sempre più efficace, a servizio del cittadino e dell'intero Paese".