La strategia militare degli Stati Uniti, almeno idealmente, è strutturata in modo da sconfiggere contemporaneamente due nemici distinti in diverse parti del mondo ed essere in grado di difendere da ogni attacco il territorio americano.
“Purtroppo, a causa dei vincoli al bilancio, la forza armata statunitense non è in grado di adempiere ad un simile compito e soddisfare la Strategic Defense Guidance”.
Gli Stati Uniti, quindi, dovranno riscrivere la propria strategia militare o trovare i fondi necessari.
Se Washington ha deciso di cambiare la dottrina militare – ha aggiunto la James – i primi a soffrirne terribilmente saranno gli alleati degli Stati Uniti.
Ad oggi, gli USA stanno affrontando tre sfide globali: la questione ucraina, il virus Ebola e lo Stato islamico.
"Questi tre nemici hanno richiesto uno sforzo immenso della nostra aviazione. Tutti i nostri alleati hanno richiesto i nostri aerei più di quanto in realtà potessimo fare”.
Il quadro tracciato dal segretario dell’Air Force Deborah Lee James è chiaro: l’aeronautica militare degli Stati Uniti ha un disperato bisogno di modernizzarsi, processo rinviato più volte dopo la campagna militare in Afghanistan.
L’invecchiamento della flotta aerea militare è ormai fin troppo evidente e sono necessari nuovi bombardieri e caccia.
“Così come anche il numero del personale militare è ai minimi storici dal 1947. Abbiamo bisogno almeno di 8800 unità in più”
Per soddisfare le esigenze più impellenti, il segretario James ha richiesto al Congresso un extra di 10 miliardi di dollari da inserire nell’esercizio finanziario 2016.
Nonostante i continui appelli delle forze armate USA per fondi extra, la spesa militare degli Stati Uniti rimane la più elevata al mondo, con un budget di 640 miliardi di dollari nel 2014. Gli Stati Uniti spendono più di Cina, Russia, Arabia Saudita, Francia, Regno Unito, Germania, Giappone e India messi insieme.
Franco Iacch
(foto: US Air Force)
