Stretto di Malacca: collisione tra il cacciatorpediniere USS John McCain e la petroliera Alnic MC

(di Matteo Acciaccarelli)
21/08/17

È di 10 marinai dispersi e di 5 feriti il bilancio dello scontro avvenuto, alle 5.24 locali, nello stretto di Malacca, la principale via di comunicazione tra Oceano Pacifico e Indiano, tra il cacciatorpediniere USS John McCain e la petroliera Alnic MC, battente bandiera liberiana.

Stando a quanto dichiarato dalla U.S. Navy i danni subiti dal cacciatorpediniere classe Arleigh Burke sono molti, ma nonostante l’allagamento della sala macchine, di quella destinata alle comunicazioni e gli alloggi dell’equipaggio, la McCain è stata fatta attraccare nel porto di Singapore, quella che doveva essere comunque la sua destinazione, e il suo galleggiamento sembra non essere totalmente compromesso.

Mentre la nave veniva portata al porto militare di Singapore, le ricerche per trovare i dispersi si sono attivate e stanno coinvolgendo elicotteri MH-60S e gli MV-22 Osprey, decollati dalla nave anfibia USS America presente in zona. Oltre ai velivoli dei Marines stanno operando nell’area, sempre da quanto comunicato da una nota pubblicata sul sito della U.S. Navy, anche alcune navi della Marina e della Guardia Costiera di Singapore.

Sull’incidente occorso al cacciatorpediniere, intitolato al nonno e al padre dell’attuale senatore ed ex-candidato presidente John McCain, è stata aperta immediatamente un’inchiesta per capire i motivi che hanno portato alla collisione, il tutto al fine di verificare se si è trattato di un errore umano oppure di un incidente causato da un guasto tecnico, strada che, stando da quanto riportato da una fonte militare alla CNN, non è totalmente da escludere: sembrerebbe che la USS John McCain avesse registrato un danno al timone poco prima dell’impatto.

Per la Marina statunitense questo è il secondo incidente nel giro di due mesi: il 17 giugno scorso un altro cacciatorpediniere della stessa classe, lo USS Fitzgerald, ha urtato una portacontainer causando 7 morti e vari feriti tra i militari, oltre a riportare gravi danni allo scafo.

Dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è arrivato, tramite Twitter, il cordoglio per i marinai dispersi e l’incoraggiamento per chi sta effettuando le ricerche in mare. Anche il senatore McCain, sempre tramite Twitter, ha espresso la sua vicinanza per le i marinai del cacciatorpediniere, complimentandosi per il lavoro di squadra che si sta svolgendo per trovare i dispersi.

La marina statunitense ha ordinato una "pausa operativa" per valutare interventi.

(immagini: U.S. Navy)