Si rafforza l’asse Parigi - Il Cairo

(di Francesco Sisto)
06/05/21

Nelle ultime ore Francia ed Egitto hanno siglato un importante contratto che prevede la vendita di ben 30 caccia Rafale all’Egitto. Notizia confermata dai rispettivi ministri della Difesa.

Tale accordo ha un valore di circa di 4 miliardi di euro; in più, all’interno della stessa commessa, è prevista la vendita di missili MBDA (SCALP EG) oltre ad altro materiale per la Difesa.

Da precisare che questa fornitura sarà sovvenzionata dalla Francia ed altri istituti con un prestito che Il Cairo dovrebbe ripagare in dieci anni. Il finanziamento è composto all'85% da: Stato francese con BNP Paribas SA, Credit Agricole, Société Générale e Crédit Industriel et Commercial.

Per l’industria della Difesa francese si tratta di un nuovo importante successo. Infatti si può ricordare la vendita di 18 Rafale alla Grecia a fine gennaio.

L'accordo dimostra come l’asse tra la Francia e l’Egitto sia sempre più forte. Si può affermare che Parigi abbia come obiettivo quello di essere il partner europeo privilegiato nei rapporti con Il Cairo (a danno di altri).

Non bisogna dimenticare che i due paesi sono alleati in numerosi teatri: nello scacchiere libico, nel Mediterraneo Orientale e nella lotta al terrorismo di matrice islamica. Inoltre entrambe le nazioni vedono con preoccupazione le ambizioni della Turchia nel Mediterraneo; infatti sia francesi che egiziani negli ultimi mesi hanno cooperato molto anche con Atene in funzione anti-turca. Un qualcosa che Ankara non ha gradito, per usare un eufemismo.

A rendere chiare le relazioni speciali fra Parigi ed Il Cairo fu l’accoglienza “in pompa magna” riservata al presidente al-Sisi all’Eliseo nel dicembre del 2020.

Indipendentemente dai rapporti con la Francia, l’Egitto rimane una nazione dal peso geopolitico fondamentale nell’area nord africana e nel Mediterraneo con cui nel bene o nel male bisogna fare i conti…

Foto: U.S. Air Force