TATRA TRUCKS: una soluzione antica ma sempre valida

(di Gianluca Celentano)
13/03/23

Oggi le capacità operative dei moderni tattici ruotati presentano soluzioni strutturalmente abbastanza simili in termini meccanici, consentendo alle piattaforme adibite all’impiego militare un ruolo versatile in base alla conformazione finale del veicolo. Con un concetto di ottimizzazione simile c’è però una valida voce fuori dal coro per quanto riguarda le soluzioni meccaniche di trasmissione del moto, la ceca TATRA. Un marchio che ha voluto puntare fin dal 1923 sul Backbone, come è chiamato in inglese il “tubo” longitudinale e centrale che racchiude la trasmissione così come fa la colonna vertebrale umana racchiudendo e proteggendo il midollo.

Affidabilità e funzionalità

La società Tatra a.s. con sede a Kopřivnice (Repubblica Ceca) collabora con la holding Czechoslovak Group CSG, leader internazionale in tecnologie militari e civili e, al 19%, con l’olandese DAF Trucks, oggi controllata europea della statunitense Paccar.

La linea di veicoli specificatamente militari è seguita da Tatra Defence Vehicle e, l’interazione con il marchio Daf, è evidente osservando le cabine e specifici telai oltreché la componentistica.

Il sistema a Backbone sviluppato dall’ingegnere austriaco Hans Ledwinka nel lontano 1923 vede la prima applicazione sul Tractor T11 riscontrando molto successo nell’impiego in fuoristrada, motivo per cui il sistema viene assemblato anche sui mezzi pesanti, il primo fu il Tractor T26 6x4 (foto seguente).

Il sistema

Ferme restando le caratteristiche di robustezza e elasticità dei telai realizzati per gli impieghi militari e di cantiere, Tatra assembla già nelle prima fasi di costruzione della piattaforma cruscotto, pedali, sterzo e sedile fissato al telaio anziché nella cabina.

Se siete appassionati di meccanica dopo aver osservato le immagini, vi sarete posti probabilmente qualche domanda tipo: i differenziali dove sono? Oppure, come avviene la differenziazione dei giri tra i semiassi? Me le sono poste anch'io...

Il concetto di trasferimento del moto da longitudinale a trasversale impiegato su alcuni truck di casa Tatra, sfrutta sostanzialmente un albero di trasmissione telescopico, tale da poter ruotare l’uno dentro l’altro con due velocità di rotazione differenti.

Se negli assali motrici tradizionali che conosciamo, gli assi confluiscono dalle ruote all’ampio carter del differenziale, in questo sistema ci sono solo le corone dentate al termine dei semiassi. Infatti per incrociare il movimento rotatorio da longitudinale a trasversale, sui due segmenti dell’albero di trasmissione telescopico, sono create delle dentature elicoidali. Un passaggio obbligato per evitare che le due corone assumano rotazioni opposte ingranando una di fronte all’altra sullo stesso elicoidale.

Se osserviamo l’immagine notiamo la presenza sull’asse di trasmissione di un involucro circolare con all’interno una serie di ingranaggi (di diverso colore) elicoidali ingranati fra loro. L’immagine ricorda un po' un elemento epicicloidale, ma in realtà serve per creare la differenza di giri delle ruote di un asse. Qualcuno potrebbe definirlo un differenziale in linea e forse non avrebbe tutti i torti.

Ad andatura perfettamente rettilinea il sistema ruota uniformemente con la trasmissione ma, appena c’è una differenza di giri tra le ruote dello stesso asse, i due alberi di trasmissione modificano la rotazione. In realtà nei sistemi di trasmissione full time dei comuni veicoli 4x4 (vedi VM90, ACTL, vtlm LINCE etc), un sistema analogo (il terzo differenziale), è utilizzato per trasferire la coppia sugli assi in base all’aderenza - trazione permanente - ma sui rispettivi assi c’è il tradizionale carter del differenziale, che invece Tatra ha sostituito su alcuni veicoli con questo sistema.

Quali sono le caratteristiche

Il sistema appare molto ordinato e senza nessuna torsione perché racchiuso in una protezione a secco senza giunti, il tubo, ma subisce anche poche vibrazioni ed è meno ingombrante per l’assenza del tradizionale pallone del carter contenente la scatola con corona, planetari e satelliti. Un sottoscocca più uniforme, liscio e con una luce maggiore nell’off road, ma anche spazio a disposizione per allestire pannelli blindati a svaso.

Contrariamente, avendo più spazio a disposizione, è invece possibile avere un assetto più basso della piattaforma. Il sistema è modulare consentendo di assemblare veicoli a 2, 3, 4, 5 e più assi con trazione integrale opzionale e inseribile con il tradizionale modulo riduttore/ripartitore presente dopo la scatola del cambio.

Le sospensioni per questo tipo di trasmissione prevedono le ruote indipendenti con braccio oscillante regolato dai soffioni pneumatici anche posteriormente, dove sostituiscono il caratteristico tandem con il movimento a culla.

Tatra 815-7

Il sistema Backbone adottato da Tatra trova impiego nelle conformazioni 4x4, 6x6, 8x8 e 10x10 della produzione militare del 815-7 (foto apertura), sostanzialmente la copia del civile Phoenix.

Ampia è la possibilità di scelta dei cambi di velocità: manuale 16 rapporti ZF, automatizzato Astronic 16 marce oppure, automatico Allison con convertitore.

Foto: web