Londra scatena i SAS: "Al-Baghdadi deve morire"

05/07/15

“Ho autorizzato i nostri SAS a qualsiasi missione in territorio nemico. In Iraq, in Siria, ovunque. Li supporteremo con tutto ciò che abbiamo. Voglio la testa dei terroristi. Vivi o morti non importa”.

La ‘vendetta’ inglese non si è fatta attendere e per i terroristi, abituati a combattere contro milizie ben equipaggiate ma scarsamente addestrate, saranno dolori. Il governo inglese ha dato carta bianca ai propri ‘Killer’ di uccidere o catturare i leader del gruppo terroristico dello Stato islamico.

La forza inglese sarà composta da cento Hunter Killer della SAS. In Iraq è già attiva, sotto comando USA, la ‘Task Force Black’ formata da SEAL e SAS, ma questa nuova ‘forza d’assassinio’ agirà esclusivamente con le unità SIX americane.

La vendetta inglese è stata annunciata dal primo ministro David Cameron, dopo la strage di Sousse in cui hanno perso la vita trenta turisti britannici.

Secondo il Sunday Times, le unità SAS e SBS agiranno con l’MI6 ed il GCHQ, il servizio intercettazioni del governo inglese. Le missioni d’assalto saranno pianificate e coordinate dal comando di Northwood, a nord-ovest di Londra. Ogni missione di assassinio dovrà essere approvata dal primo ministro.

Fino a ieri, la SAS ha continuato a proporre al governo inglese missioni in profondità per scardinare la rete ISIS. Le operazioni, però, sono state quasi sempre vietate a causa dei rischi connessi.

L’attentato di Tunisi ha cambiato ogni cosa. Adesso gli inglesi vogliono bersagli da eliminare. Diverse squadre SAS sono attive da mesi in Iraq. Scopo prioritario è quello di seminare il panico tra i terroristi, agendo esclusivamente di notte da una base segreta nel deserto.

Dall’inizio delle ostilità contro l’Isis, Londra ha schierato complessivamente duemila uomini appartenenti a tutti i rami delle forze armate inglesi. Fortificata quella che è ritenuta, probabilmente, la base più potente degli alleati in Iraq. La sua posizione è sconosciuta ma è nota negli ambienti con il nome di “Area-51”. Ospita il Comando della Task Force Black così come l’unità dei ‘Sessanta’. La base ospita esclusivamente elementi dei reparti speciali inglesi ed americani.

Dall’Area-51 irachena partono tutte le missioni hunter killer, targeting leader e man hunting. Il governo inglese supporterà i SAS anche con un contingente dei Gurkha e con un’indipendente forza d’assalto aerea formata da elicotteri pesanti e cannoniere volanti.

I terroristi sanno perfettamente che contro i reparti speciali occidentali, non hanno alcuna speranza. In tutti gli scontri noti fino ad oggi avvenuti tra i miliziani di al-Baghdadi ed i commando occidentali, l’esito è sempre stato il medesimo.

Londra, quindi, sta seguendo l’esempio dei francesi in Mali. Parigi nel gennaio del 2013 ha dato il via all’Operazione Barkhane contro i militanti di al-Qaeda presenti nella Regione, creando una potente forza combattente di prima linea formata da tremila uomini con un unico scopo: eliminare i jihadisti che imperversano dal Ciad orientale alla Mauritania. Medesima tattica adottata dagli inglesi che da mesi lavorano per instillare la paura nel nemico.

Operazioni notturne, una media di dodici bersagli eliminati a ‘battuta’ e ritirata.

Franco Iacch

(foto: MoD UK)