European Best Sniper Team Competition: la prima volta dei Diavoli Rossi

(di Tiziano Ciocchetti)
01/08/19

Più di trenta squadre di tiratori scelti si sono affrontate nell’edizione di quest’anno (dal 20 al 26 luglio) dell’European Best Sniper Team Competition, presso il 7ᵗʰ Army Training Command in Baviera, sede della più grande area addestrativa della NATO.

Tale competizione ha lo scopo di mettere alla prova le abilità dei concorrenti, non solo nel tiro ma anche nella resistenza fisica, e nella capacità di adattarsi alle diverse situazioni tattiche.

I team di sniper, partecipanti alla competizione, provenivano dal Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Lituania, Olanda, Polonia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti d’America.

Quest’anno la rappresentanza italiana era costituita da due nuclei Tiratori Scelti, provenienti dalla Brigata di Fanteria Sassari, in quanto risultanti tra i migliori nelle esercitazioni valutative che annualmente l’Esercito svolge presso la Scuola di Fanteria di Cesano.

I tiratori della Sassari si sono quindi potuti confrontare con altri reparti stranieri (come la Legione francese e quella spagnola, il Corpo dei Marines degli Stati Uniti, i Royal Marines britannici, Para Commando belgi e altri ancora), che hanno da diversi anni una consolidata tradizione nel tiro di precisione dalle lunghe distanze.

Di notevole valore professionale, quindi, la possibilità che ha avuto il nostro team di poter condividere le tecniche e le metodologie di impiego, di una specialità, che è stata colpevolmente trascurata dai vertici militari nazionali.

I sassarini si sono ritrovati a condividere intense giornate addestrative in cui sono state messe a dura prova, non solo le abilità nel tiro con tutto l’armamento in dotazione - SAKO TRG-42 in calibro .338 Lapua Magnum (8,6x70 mm) per i tiratori; BERETTA ARX-200 con canna da 16” in calibro 7,62x51 mm per gli spotter -, ma anche la capacità di mantenere la concentrazione e l’efficacia nelle fasi di acquisizione e ingaggio del bersaglio alle diverse distanze, in condizioni di stress fisico, nonché l’attenzione per il mascheramento (capacità altrettanto importanti della precisone nel tiro) e nella pianificazione della condotta dell’operazione.

Tutti gli episodi addestrativi sono stati ovviamente ideati per spingere i nuclei in gara a verificare le proprie capacità d’intervento in scenari quanto più veritieri e non convenzionali (come, per esempio, nel tiro da battello in movimento in ambiente lacustre), oppure assumendo posizioni di stress muscolare e non confortevoli, in modo tale da spingere all’estremo la valutazione delle capacità di tiro di tiratori e spotter.

Nonostante la classifica generale finale releghi il team italiano nell’ultima posizione (la vittoria è andata al team della 13ᵉ demi-brigade della Legione Straniera francese), i sassarini si sono presi la loro soddisfazione, riscendo a piazzare uno dei due spotter quale best scorer, colpendo bersagli fino a una distanza di 800 metri, in una prova dove nessun altro team è riuscito a ingaggiarne oltre i 300 metri.

Foto: U.S. Army