Carter, monito alla Russia: "Sarebbe un errore pensare che non difenderemo i nostri alleati"

(di Franco Iacch)
04/05/16

"Noi non cerchiamo di fare della Russia un nemico, ma sarebbe un grosso errore pensare che non difenderemo i nostri alleati e quell'ordine internazionale basato sul diritto”. E’ quanto ha affermato poche ore fa il segretario alla Difesa Ash Carter, in Germania per l’insediamento di Curtis Scaparrotti, nuovo comandante militare degli Stati Uniti in Europa.

Noi non cerchiamo lo scontro – ha aggiunto Carter da Stoccarda, sede di EUCOM – ma la Russia cerca di erodere quell'ordine pacifico in Europa e nel resto dell'Occidente che si è creato dopo la fine della guerra fredda.

Carter, affermando che gli Stati Uniti avrebbero difeso gli alleati, si è nuovamente soffermato sui pattugliamenti sottomarini che i russi stanno effettuando nel Nord Atlantico. “Abbiamo 60 mila soldati americani in Europa, durante la guerra fredda ne avevamo 200 mila, per lo più in Germania. Il Pentagono ha quadruplicato la spesa per rinforzare il fianco orientale della NATO ed a breve una nuova brigata corazzata giungerà in Europa (in realtà non arriverà prima della fine del prossimo anno, nda). Stiamo valutando l’invio di un ulteriore squadrone di F-15, forse speciali e sottomarini per contrastare l’attività russa. Le azioni aggressive della Russia contribuiscono solo al loro isolamento ed a fortificare le nostre alleanze. Terremo aperta la porta per la Russia, ma tocca al Cremlino decidere”.

Lo scorso febbraio, la NATO ha approvato in linea di principio il dispiegamento di truppe nell'Europa orientale. In quel frangente, però, non si finalizzarono i dettagli. Il braccio militare della NATO, il Quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa, ha inviato le direttive finali alla sede dell'Alleanza a Bruxelles, dove sono in fase di revisione. L’intenzione sarebbe quella di schierare quattro battaglioni operativi (4000 soldati) in Polonia a protezione dei confini con la Russia. I paesi che non potranno sostenere il dispiegamento di un battaglione, dovranno svolgere ruoli logistici per sostenere le truppe. I quattro battaglioni saranno sempre in rotazione ed agiranno sotto egida NATO. Il sistema di comando e controllo delle truppe spetterà al quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa. Quei 4000 soldati in rotazione, secondo la visione occidentale, aggira il NATO-Russia Founding Act, che vieta un numero considerevole di truppe da combattimento schierate permanente ai ridosso dei confini con la Russia.

Sarebbe opportuno precisare che nel documento del 1997 non si fa riferimento ad un numero preciso di truppe, ma per l’Alleanza un forza di quattro battaglioni in rotazione è in linea con tali restrizioni. Non la pensano cosi i russi che hanno già annunciato “tutte le misure necessarie per compensare una presenza militare assolutamente ingiustificata”.

Nel suo intervento, il generale Filippo Breedlove, comandante uscente di EUCOM, ha affermato che la sua carriera finisce dove è iniziata. "La mia carriera è iniziata qui, durante una guerra fredda nel tentativo di mantenere la pace. La mia carriera finisce durante un periodo di pace, nel tentativo di scongiurare una nuova guerra fredda”.

(foto: U.S. DoD)